Alla ricerca di un sogno
Di Vincenzo Calafiore
1Febbraio2017Trieste
( 100 pagine in una )
“… amarti è eternità, è vita che non va
via!
Amarti come un sogno, cercarti come un
sogno,
desiderarti fino a sparire dentro i tuoi
baci, i tuoi abbracci.
Sai, c’è che io non ti ho mai
dimenticata, e ho sempre acceso
una candela nella notte che come faro a
me ti guiderà così ogni notte, come in un sogno, come in una vita, come in un
bacio. C’è che tu sei quel mio sogno di ogni notte! Sei vita.
Eravamo così felici
che mai avremmo pensato alla burrasca che andava ad ammucchiarsi agli orli di
un tempo a venire, e andavamo felici e contenti su strade che comunque da
qualche parte certi ci avrebbero portato.
La camicia sbottonata
di un bottone e maniche rimboccate appena sotto il gomito e piedi leggeri per
passi lunghi così andavamo incontro al nostro destino; tu dentro un vestitino
stretto in vita, occhiali da sole e pelle abbronzata, profumata di mare.
Quante volte la sera
su quella spiaggia appena distante da casa nostra, quando andavamo a
raccogliere stelle, non resistendo alla tentazione di baciare e annusare la tua
pelle siamo finiti con baci e braccia che si stringevano, sulla sabbia in un
punto non preciso di una notte tra baci e carezze a fare l’amore.
E poi tornare a casa
a piedi scalzi, con le scarpe in una mano, più innamorati che mai, più felici
che mai accompagnati dalle tante promesse, dai pensieri di un immaginare un
futuro roseo.
Poi come succede e
senza accorgercene, ci siamo allontanati l’uno dall’altra, senza ferirci, senza
un addio vero e proprio; io per la mia strada e tu per la tua in direzioni
opposte, distanti.
Così negli anni in
una città sconosciuta e senza mare fin troppo pulita e lucida passarono veloci
gli anni miei, di te s’erano perse le tracce.
E ti pensavo!
E ti immaginavo!
Chissà se ancora
ricorderai quelle lunghe traversate nel buio, e quante volte come me ci sarai
tornata su quella spiaggia dove un tempo ogni notte ci amavamo e tornavamo a
casa con le anime scambiate fino al mattino, fino al sorgere del sole.
Eri diventata un
sogno!
Un sogno che ho
cercato sempre di rifare per riprovare le stesse emozioni, risentire il profumo
della tua pelle vellutata che sapeva di muschio marino.
Sai, ho vissuto
sempre ricercandoti e ritrovarti solamente in un sogno breve, perché nel
frattempo il mio tempo si è incanalato in un tunnel tutto in discesa, la
memoria si è accorciata, il tempo stesso è diventato fulmineo e sai cosa c’è? C’è
che io amo ancora te, la mia principessa emozionante e trepidante, quella che
stringendola forte a me già piegava le ginocchia.
Io ti amo! E te lo
dico sempre ogni mattina, ogni notte prima di chiudere gli occhi, ti amo sempre
alla stessa maniera, ricordi? Quasi sempre la mia mano tirava giù la zip dietro
le spalle e s’intrufolava fino ad arrivare al tuo seno, tu rimanevi ferma e
lasciavi fare perché anche tu lo volevi, ed era una specie di gioco che
facevamo quasi a seguire le mosse che i nostri desideri in quel momento
buttavano a terra come lanciando dadi.
Quasi sempre facevamo
l’amore dentro quella culla di madreperla, sabbia bianca e calda intrappolata
in mezzo agli scogli che ci facevano sparire agli occhi della notte.
Che tempi, che amore,
unico indimenticabile, ancora vivo ancora di tanto desiderio; sai non c’è mai
stata nessuna in grado di cancellarti, di annientarti, e farti sparire dal mio
cuore, dalla mia testa.
Così sono passati gli
anni!
La mia strada alla
fine mi ha riportato al punto da dove un dì ci separammo, ti cerco e tu ancora
non ci sei, non sei ancora tornata!
Ora nella casa in cui
più volte quando i miei genitori non erano in casa, c’incontravamo e senza fare
rumore fuggivamo via coi nostri desideri e sogni, do ripetizioni di latino.
In un vecchio libro,
ho trovato una tua poesia che so a memoria e che mi riporta a te!
Magari avevi, hai
ragione tu: i sogni non finiscono mai, ed io son qui a rincorrere un sogno,
chissà se un giorno ti vedrò tornare e ritrovandoci assieme getteremo in mare
le nostre vite sbagliate per riprenderci le nostre e tornare così a raccogliere
stelle su una spiaggia lunga di sabbia fine, bianca, di granelli ti amo!
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