sabato 12 settembre 2020

 E’ quasi un’altra vita



Di Vincenzo Calafiore

13 Settembre 2020 Udine


“ ….. piano piano cominci a renderti conto

che tutto è cambiato, raccapezzarsi è 

difficile, e hai solamente il desiderio

di tornare lì dove un tempo stavi bene..

ma questo intrapreso è un viaggio senza

ritorno … questo lo sai, questo fa di te

nulla come l’intorno, come l’attimo prima… “

                                    Vincenzo Calafiore



Ad ogni modo l’alba si avvicinò pian piano, sicura di se, ancora con la notte negli occhi, con le sue tempeste.

A guardarla, sembra una ballerina che  danza sulle: La morte del Cigno” lieve e dolce, nuvola rosa a un davanzale spoglio.

Danzò lieve agli orli di tutte quelle esistenze che da ogni vetro la stavano seguendo, come da un palcoscenico, attendevano il suo ingresso.

Lei, danzò piano per ognuno di essi che nel loro silenzio lasciavano dalle labbra come rose, parole che in qualche maniera ancora la potessero trattenere lì, nei loro occhi, in quell’immenso aurorale, intenso e profumato di vita, ancora da scoprire.

E’ un’alba da annusare, da trattenere tutta negli occhi affinché rimangano di lei le essenze, quella felicità velata da una tristezza in fondo al cuore. 

Ci sono pure io, in quella platea ad attenderla, sono qui ancora con l’ultimo sogno impigliato nella mia memoria, con la prima sigaretta fumata senza fretta, come fosse una lunga attesa.

La mia notte, passata tra le braccia di Poseidon accolse nel suo ventre scuro, quei pensieri che mi portavano a un’altra vita, quella vita che avrei voluto e che mai si è realizzata, è in me il ricordo di un bambino mai nato.

Forse è di questo che si tratta, forse non sono mai nato!

Ma oltre i vetri, laggiù, nei colori aurorali, da qualche parte c’è lei, chissà se dorme o è sveglia come lo sono io …. In questa alba c’è la poesia della vita, la tenerezza di un abbraccio, l’amore in un bacio!

Voglio solo farti felice!

Tu questo lo sai, basterebbe solo che tu guardassi i miei occhi, lì troveresti tutto quello che non riesco a dirti!

Tu mi senti anche nelle distanze, sai che sono qui, dietro questo sipario ad attenderti, a vederti venire avanti con quella felicità e gioiosa esistenza che ti porti addosso.

Sai comunque che io ti amerò per sempre, perché vedi, l’amore è qualcosa che rimane addosso, è una seconda pelle, o un vestito in cui ci sta bene, è quella cosa che non dovrebbe mancare mai, e mai essere tradito o peggio ancora svenduto.

Io sono quasi giunto alla fine del mio viaggio, mancheranno pochi chilometri all’ultima stazione; non so cosa potrò trovare, se ti troverò ad attendermi, o se scendendo da quel vagone mi troverò solo su un lungo desolato marciapiede!

So solo che ti amerò ancora come prima ma con molta poesia! Con molta vita!

Come fosse quasi un’altra vita!



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