sabato 29 settembre 2012

POETA

E' un'anima sola
che cerca la luce.
Se cade si rialza più forte di prima,
è una voce diversa dalle altre.
Poeta!
Una ferita aperta,
anima su bianco destriero
che ama il tempo,
le sue stagioni
e ritorna sempre all'imbrunire.



MAUTHAUSEN
( a mio padre)

Mauthausen, dopo.
Un silenzio innaturale,
privo di vento
giace nell'aria,
pesa su questi giorni amorfi, senza nome.
Da quella fine,
il valzer lento della lontananza,
accomuna e vince l'ipocrisia.
E' brivido che conosce gli spazi
più intimi della coscienza
senza più Dio.
Un vago ricordo,
si solleva piano come l'alba
sulla terra ancora umida,
sulla sterrata che porta al muro dei lamenti
che ancor si odono.
Da cui un giorno il sole,
levandosi portò via il sorriso.
Mauthausen,
un giorno di viaggio che spezza il cuore.

SENILITA'

Se questa eternità
così continua sulle labbra
fosse vento, vorrei le mie gambe leggere come vele.
E' solo parola che illude
per sfuggire la cruda realtà.
Sono i miei piedi di ferro
ancorati al suolo
che non mi fanno farfalla, 
ne brezza.
Ma sasso nella terra, a cui tornare,
pestata da tutto quello che è passato
come treno.
" Possedere ", non è spazio, e limite !
Corrode, anticipa, cancella.
Basterebbe molto poco
per stagliarmi lassù tra gli alberi
per recidere quel filo a terra.
Forse basterebbe un po' di tenerezza
che è eternità.



ANCORA UN PO'

Non conosci l'angoscia di chi rimane solo,
con il tempo per immaginarsi
come tutta la vita messa assieme potrebbe essere;
ha il tempo per rivedere come in un film
i suoi errori e magari ricordare le parole dette.
Ancora un po' e ti raggiungo!
Vorrei farti sentire
il mio rancore e tutta la rabbia
covati dentro come una preghiera ...
che di tanto in tanto esplodono in mille rivoli di cristallo,
in quelle notti abbracciate dalla vita.
Ancora un po' e ti raggiungo!
Se ho il fiato,
se il mio cuore tiene il ritmo dei sentimenti
se corro seguendoti in quel letto di stelle
che ho sempre guardato dal basso.
Ancora adesso dopo tutto questo tempo
mi par di udire la tua voce,
a volte provenire dalle mie carte,
a volte dalla solitudine.
Ancora un po'
e sento il cuore scoppiarmi in testa
e vedo le penne prive d'inchiostro
e quei semi di luna che mi hai lasciato,
legati in quell'angolo di fazzoletto
che porto sempre.
Ancora un po' e ti raggiungo!
In quel cielo piegato come vela di strallo
in fondo agli occhi miei.
Se corro ancora un po' forse ......

mercoledì 26 settembre 2012

IL SOGNO IGNORANTE

30 luglio 2012
By
IL SOGNO IGNORANTE
Noi italiani da un po’ di tempo a questa parte non sogniamo più come prima e se dovesse capitare di farne qualcuno esso è nel contesto dell’immane che ammanta di nero la nostra routin giornaliera che riduce il limiti della sopravvivenza! , mentre la nostra coscienza nulla ha più da suggerire, né da rimproverare: abbiamo fatto e subito di tutto.

Tutta le nostre velleità, il nostro proverbiale ottimismo, la nostra sopravvivenza stessa richiedono un ulteriore approfondimento di quel che è stato e, dei possibili mutamenti scenici che in futuro sviluppandosi ulteriolmente in bene o in peggio potrebbero attenderci.

Ma ora in questi tempi di scorribande nei mercati finanziari si è precipitati in uno scoramento generale e navighiamo pure privi  di sestante e di bussola in questo mare grande e prigioniero
( in francese più o meno sarebbe tradotto: Rue de Merde! ).

Pian piano e senza speranza di forte dolore utile a farci rinsavire, lì nelle fresche stanze dei palazzi romani, nello scorrere delle nostre notti estive e insonni,si stanno studiando nuove maniere di come poter ancora meglio attingere qualche spicciolo dai nostri miseri portamonete …. Già perché i portafogli ormai da tempo prosciugati sono stati abbandonati nei cassetti dei comò e comodini.

E’ insaziabile la sete portoricana di questo mostro chiamato Governo tanto rassomigliante a quel mostro Scilla, dell’Iliade di Omero, non gli bastano più le pinaculade caraibiche e i cin-cin con le bollicine in alberghi di lusso davanti a spiagge da paradiso, alla faccia degli imbecilli che non sanno più cosa fare e dove riparare.

Con la consapevolezza d’essere in una posizione nella quale è conveniente non muoversi per non far godere l’analpenetratore …. Purtroppo.

E’ il mese di luglio, mese delle vacanze del popolino per eccellenza, una tradizione tutta italiana. Una volta esistevano i lidi ove si conoscevano più o meno tutti; provenienti dall’opulenza lombarda e piemontese, e si aspettavano pure come per un tacito appuntamento di anno in anno, coi loro figli ancora piccoli e fino alla loro maggiore età! Nascevano anche dei matrimoni.
Erano tempi spensierati in cui si consumavano in spiaggia piatti di pasta al forno, parmigiane, polpette al sugo e panini con la frittata,vino, all’ombra degli ombrelloni ove con le radioline a transistors si ascoltavano le canzoni di Peppino di Capri nei giradischi portatili ed il mitico 90’ minuto …..  questo una volta.

E oggi?

Quei lidi sono spariti e al loro posto altri, stile americano, frequentati da palestrati, e ragazzine maggiorate, musica ad alto volume e ballerine pomeridiane sudaticce e maleodoranti in pista sotto la breve canicola, perché nel frattempo è cambiata anche l’estate; mentre i quotidiani a caratteri cubitali riportano titoli poco rassicuranti e che oltre a levare il sonno a noi italiani medi rovinano le cosiddette vacanze mordi e fuggi.

Anch’io andando a trovare mia madre ormai quasi novantenne e la famiglia del mio fratello maggiore anche quest’anno ho rinnovato quell’antica tradizione, presso il lido “  Aquarius “ Reggio Calabria ospiti della gentile Signora Di Martino Annamaria, la quale come normale accoglienza prettamente calabrese non finisce mai di concedere la sua squisita ospitalità, cosa che consiglierei anche per poter godere della magica visione dello stretto di Messina, una scorciatoia naturale che collega un Sud abbandonato a se stesso, al resto del mondo.
Ma la cosa strana è che trovandosi ad attraversarlo su uno dei vecchi ferry-boat sul quale poter consumare i famosi arancini, in mezzo al canale non ci si sente ne messinesi ne calabresi, ma neanche italiani …. Semplicemente liberi cittadini del mondo.

In contrapposizione all’italiano medio, c’è una parte che non sa cosa voglia dire, non arrivare alla fine della seconda settimana del mese, ad avere in tasca poche monete, ad essere senza lavoro e quindi senza dignità! E dulcis in fundo a non avere alcuna prospettiva per un futuro, nemmeno una ragazza con la quale amoreggiare.
Questa “classe” non si fa mancare nulla e continua nonostante tutto a pensare a come dividersi la torta o a come raggrupparsi, e peggio ancora a come meglio poter impiegare il buon stipendio di cui godono nonostante la corsa sfrenata dello spread e la puzza di fame, simile per certi versi a quella ascellare o dei piedi!

Che fare?

Nulla di più del rimanere nella posizione da carotaggio anale assunta piano piano sin dall’inizio di questa crisi ostentata per fare in modo da non farci capire nulla e di arrendersi al pensiero che bisognerà solo che coniugare i verbi: levare, sacrificare! E loro? E’ estate e lasciamo che facciano pure.

Io sono nato a Reggio Calabria e quindi anche orgoglioso d’essere un “ Calabrese”. Provengo da quella terra da sempre sostenuta con grossi gettiti a pioggia di denaro pubblico ( qui sono sempre arrivati che pochi spiccioli, mentre il resto si è sempre perso strada facendo, da Roma in giù, questione di canali difettosi).

Ma è anche la Regione che in sostanza ha finanziato la mitica e necessaria Unità d’Italia … e ha risanato le casse degli Stati Confederati di allora. Ma Giuseppe Garibaldi, non poteva farsi gli affari suoi?
Non sarebbe il caso di separarci e vivere da separati sotto lo stesso cielo?
E poi di quale Italia sto parlando?
Forse di quella che fino a ieri ha impiantato stabilimenti fantasmi?
Quella:
del 5° Centro Siderugico?
Del Mitico e famigerato Polo Chimico?
Quella delle Cattedrali nel deserto?

Forse noi calabresi questa Merde ce lo meritiamo tutta perché aveva avuto ragione quel lumbard che affermava: L’Italia finisce a Firenze!
Che sbraitava a gran voce che l’Italia laboriosa del Nord era stanca di mantenere Roma ladrona e i terroni del Sud … gente inaffidabile e con poca voglia di lavorare dedita più al magna magna ….
E di lui, il “ Lumbard”, il Sacro Untore  che si è fatto beccare col dito sporco di marmellata, che dire di lui?

E’ vero ci sono due Italie:
Una laboriosa e fertile ….. ma infelice: il Nord

E l’altra, misteriosa, allegra e festaiola ma felice: il Sud
Perché? E’ vero, in Calabria noi non abbiamo industrie importanti e di vitale importanza, non ci sono capannoni di piccoli artigiani! Al loro posto ci sono che piccoli negozi, piccole attività, ma ne abbiamo due di grande valenza: l’evasione fiscale e il pizzo!
Già, il mitico “ Pizzo”!
Ma non sono cose ingiustificate o illegali e sapete perché?

Roma non  manda più una lira anzi  le cerca e dove può preleva. Ma noi calabresi abbiamo ritenuto opportuno di far circolare i nostri spiccioli nella nostra Regione ( l’evasione fiscale) perché anche qui ci sono dei cavalli di razza da sfamare … e questo secondo voi è un male?

Il “ Pizzo”! , ma vi pare un danno? Pensate ad esempio che io sia titolare di un’importante attività commerciale e mi venga chiesto il pizzo. Io che faccio? Chiaramente mi ribellerei e di conseguenza non lo pagherei; allora a questo punto verrei punito a questa maniera! La mia attività verrebbe fatta saltare in aria o data alle fiamme … se non mi verrebbero fatte esplodere delle ulcere profonde allo stomaco. Per far ripartire la mia attività dovrei chiamare squadre di artigiani: pittori, muratori,elettricisti, etcc,etcc? E facendo così non si metterebbe in moto il cosiddetto “ volano”? E vi pare poco?

Ma oltre ciò c’è una sottile differenza fra le due Italie:

Una  laboriosa, produttiva e incazzata, infelice, con la calcolatrice in mano!
L’altra è misera,sporca e cenciosa, ma felice!
Perché come scrisse Eraclito: “ PANTA REI “ , tutto scivola!! E noi calabresi a questo ci atteniamo: Panta Rei … che sia così anche per voi che siete dall’altra parte!!
E soprattutto godetevi questa estate printend in italy!!

OLTRE IL CIELO

Guardavo la finestra
spiando gli occhi persi nella bruma
quieti forse nella penombra delle ciglia.
Gli occhi che sparivano alla prima emozione!
Gli occhi di sempre, neri, dimenticati,
ingialliti dal tempo.
Gli occhi dolci e bugiardi
supplicati,amati!


                           Miraba la ventana,
                           espiaba los ojos perdidos en la bruma,
                           quietos tal vez en la penumbra
                           de las pestanas.
                           Los ojos que desaparecìan
                           a la primera emocìon,
                           Iausentes!
                           Los ojos de siempre, negros,
                           olvidados, amarillecidos por el tiempo.
                           Los ojos tan dulces y embusteros
                           suplicados, amados!

( le imperfezioni sono dovute alla diversa tastiera)

martedì 25 settembre 2012

Amore

Amore,
giovane acerbo amore.
Stagione gaia,
sonnolente,
pigra.
Amarti forse è poco
ma è vita!



MIA

Mia, così come sei!
Quale altra felicità dovrei chiederti?
Sii sole, aria,
fuoco dei giorni miei.
Sii eternamente mia!
Una raccolta di poesie è per l'autore chiudere un periodo di vissuto, in cui si sono mescolate emozioni, felicità e delusioni.
Forse ad essere presenti sono più queste che le altre. Quindi, a rigor di logica, sarebbe da questa condizione che scaturisce la " poesia ", ma è anche vero che a questa saranno concorse anche le emozioni e la felicità, oggi sempre meno.
Non è pessimismo il mio, è semmai riconoscere che in questo mio odierno, sinceramente, non sento il piacere di esservi, non trovo di cosa essere orgoglioso e felice.
Non voglio essere corroso dal sistema intorno, è una creatura infernale, subdola e ha in se troppe negazioni e costringe pure a vivere alla stessa maniera delle bestie sotto il giogo, a tirare un carro sempre più pesante. E' una crepa profonda tra me e quello che avrei voluto essere e cerco di essere difendendomi con ogni mezzo.
Allora la poesia è spinta che mi solleva dal fango, costringe i miei occhi a guardare il cielo, mi porta ad amare anche quei spargitori di letame.
E' anche vero, del resto, che senza questa la vita stessa non avrebbe potuto essere e avere significato.
La poesia è un amore grande, vissuto interiormente, fa parte del mio quotidiano in cui mi dibatto e mi trovo, a volte, uomo comunque in contraddittorio con tutto quello che il sistema idiota giornalmente propone.
Sono i giorni nostri, duri e amari; che chiedono disperatamente senza alcun velo di cambiare totalmente il concetto dell'essere, dell'esistere, vivendo in armonia prima con se stessi, poi con tutto quello che che contorna e scontorna, perfino con chi si alza e giudica la poesia inutile e.... non mi trova d'accordo.
                                                                                                                         Calafiore

L'ESTATE DEL '93 
 Raccolta di poesie.

E'  ASSENZA

L tua veste bianca appesa,
vuota di te è campo privo di messe,
è senza profumo di vita.
I tuoi vestiti strani
sono rimasti quì nel cuore
chiusi nella nostra calda estate.
Lontani dai rumori
dalle parole inutili,
aspettano il vento che li gonfi come vele.


 SUL FINIRE

Le stagioni passano e vanno.
Sono lente carovane senza meta, nè sosta.
Non conoscono la ruggine che corrode e assottiglia
le file di uomini casuali.
Le stagioni, momenti che non tornano più !
Restano nel cuore per far riprovare lo stesso sgomento
nel rivedere l'antica emozione: la vita!
Così intrecciata nel corpo e nell'anima
ramificata in tanti domani ancora da vivere!
L'età che importanza ha?
Il tempo è sempre uguale,
diversa è la mia coscienza verginale: putrefatto sacello abbandonato.
Emozionante rivedermi vecchio, parte di un cielo ancora in fiamme!
Tremo per la felicità ritrovata e sconfitto
dalla paura di perderla, penso alla mia età, e ai desideri.
Uguali a quelle carovane lassù che vagano senza meta!


IN MAGGIO

Accarezzami i capelli
disse lei,
rovesciandogli sul viso
la cascata di raggi argentei.
Il cielo si restrinse negli occhi,
esplose!

                           Acarìcia mis cabellos
                           dijo Ella!
                           Derramàndole sobre el rostro
                           una cascada de rayos plateados.
                           El cielo se ancogiò en los ojos,
                           Jestallò!
 
DALLA RACCOLTA :  " DEL SUO SGUARDO COME IL MARE"


UOMINI   COME   TOPI

La vita mi sorride solo quando sei tu
a venirmi incontro
e non quei momenti che mi fanno triste.
Dove di diverso, c'è solo l'alternarsi
di quel pazzo desiderio di vivere 
e la voglia di morire.

A volte le sento bisbigliare,
a volte le vedo le cose,
prive di riverberi animarsi e cadere.

Come me nella mia stanza di carta
senza porte nè finestre.

In questa notte priva di valore
ti cerco e trovo parole
che avrei voluto dirti
proprio in questa notte che non mi vuole:
come te!
Che prima mi illudi e poi mi getti via!

Che fosse questa la mia vita
l'ho saputo sin da bambino
ma importante era darle " significato",
come a tutto quello che intorno a me
avrebbe poi ruotato.

Forse è di questo che l'uomo ha sempre
avuto necessità: del significato!
Ed io lo cercai stupidamente su tutti i visi
che a mano a mano incontrai,
perfino in te!

Tu, che in un tempo non lontano mi dicesti t'amo!
Parola che riempiva la mia solitudine,
un appiglio in quella mia disperata lotta
per restare a galla.

Anche tu, come tutti gli altri, sei svanita!

Per me rimasero giorni da contare
e sentimenti da seppellire,
fu come cogliere fiori all'inferno.

Tutto avviene così, naturalmente
senza dignità,
ci rende uguali ai topi.

Allora, che senso hanno:
l'amare,
il desiderare,
la solitudine!
Se al primo vento, diventiamo foglie?
Se continuiamo a misurarci come bestie,
se della nostra vita ne facciamo un suk,
se diamo fiducia e poi ci ritroviamo
traditi, beffati, venduti, scartati!

Che la malinconia e la tristezza
abbiano a convivere con la poca allegria, 
che noi si viva come topi nella fogna
questo io lo so!

Quello che non capisco
è il mio cuore
che nonostante la tua assenza
continua ad amarti!

DALLA RACCOLTA:    " CI VORREBBE IL MARE "
 
 
 
AMARTE
 
Yo no sé còmo amarte,
quizà nunca he sabido amar;
y hay, màs allà de eso
un pensamiento inusual en mì: Iamarte!
 
Para tì talvez sea poco o nada,
pero qué importancia tiene poco o mucho?
El amor no tiene forma ni tiempo,
I es el infinito, es el incosciente!
 
Yo sì te busco,
no sé por qué
quizà no sé qué hacer
y voy a buscarte .....
 
Quizà.
 
Es a tì a quien necesito
para sentirme hombre,
grande, o pequeno
cuando me miro al espejo
para preguntarme por qué te amo
y responden los ojos!
 
 
AMARTI
 
Io non so come amarti,
forse non ho mai saputo amare;
oltre ciò c'è anche il mio insolito pensiero: Amarti!
Amarti così come so.
Per te forse è poco o nulla,
ma che importanza ha il poco o tanto
l'amore non ha forma nè tempo
è l'infinito è l'inconscio!
Io si, ti cerco
non so perchè
forse non so cosa fare e ti vengo a cercare ...
Forse.
E' di te che ho bisogno
per sentirmi uomo,
grande o piccolo
quando mi guardo allo specchio
a chiedermi perchè ti amo
e rispondono gli occhi.

martedì 7 agosto 2012

Poesia



Mi piace esistere
in qualche probabilmente col tuo silenzio.
Mi piace essere
dove Tu immagini io sia.
Mi piace la prigione
di quegli attimi in cui mi hai cacciato
con la speranza d’incontrarti.
E torno di sera al tramonto
nei venti che si prendono tutto, ma proprio tutto.
                                      Calafiore


L’eleganza dei parlamentari mentre gli italiani soffrono

4 agosto 2012
By
Nel corso dei vari TG  non ascolto le notizie, tanto è un bollettino di guerra; né mi interesso delle notizie riguardanti la UE ma neanche quelle di casa nostra, tanto a cosa mi servirebbero, per essere informato e di che? Guardo invece sfilare l’eleganza dei “nostri parlamentari”, avvocati,notai, giannizzeri in genere. Non hanno mai indosso lo stesso vestito, la stessa camicia o cravatta. Denti bianchi e sani tutti, profumati e freschi! Insomma sono tutti dal portaborse fino alla cima della piramide, tirati a lucido. Li guardo e penso: quanto potranno costare un vestito ed un paio di scarpe, la camicia e la cravatta di un elemento del genere? Sicuramente più dello stipendio di un poveraccio d’operaio, con la differenza che quest’ultimo deve pagare tutto e dovrebbe mangiare e curarsi e vivere con la certezza di non arrivare a fine mese. Questa è la notizia: il costo dell’armadio del nostro amato e stimato, ministro,onorevole. Ho scoperto l’acqua calda…. Può darsi, ma sarà proprio così? Ma ci pensate? Io ad esempio non mi vergogno a confessare che l’unico vestito che ho nell’armadio è quello del mio matrimonio tenuto a ricordo, il resto è tutta roba di cui il costo non supera i 15,00 euro. E poi tutti quei capi di vestiario dove andranno a finire? Alla Caritas proprio no, forse le loro Signore li regaleranno alla cerchia di amicizie strette…. Fortunati i loro amici! Sentite, ministri! Per caso uno di voi indossa una taglia 52 drop 4R? Io vi farò conoscere il mio indirizzo…. Almeno vestirò elegante pure io …  ah le scarpe… io calzo il 41! Mandatemeli pure io non mi offendo, grazie. Ma vi pare che sia giusto e morale? Durante questi 56 giorni di governo, Hollande ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’ asta, noi italiani invece ancora ci stiamo pensando su, non per venderle ma a chi regalarle! E intanto qualche colletto bianco, è stato nominato con un contratto a tempo indeterminato da 650 mila euro al mese! Seicentocinquantamila euro!! Kacchio e che lavoro così rischioso fa, per ricevere uno stipendi etto così? Quante famiglie vivrebbero bene? Ed invece quel misero stipendio è solo suo!! Ma ci sono altri come tanti giornalisti di mia conoscenza doppio-giochisti al’italiana dalla brillante carriera. Non v’è trasmissione televisiva di approfondimento che non li veda in prima fila a pontificare ovvietà che pure i bambini conoscono… a pagamento ovviamente e senza chiedersi a quale libro matricola appartenga. Ogni sera saltano da La 7 a Canale 5 che sembrano Bubka, ricevendo soldi da Berlusconi e da De Benedetti, mentre di giorno dal Giornale a la Repubblica… e i loro articoli parlano di conseguenza…Ma non vi rammenta una canzone della Patty Pravo, – Oggi qua…. Domani la…. – ? Che fessi siamo! Vedete cari collega, ora vi spiego una cosa perchè è evidente che siete troppo di parte per capirla… Se si torna alla lira, è chiaro che per l’Italia debba valere anche il fatto che debbano cambiare tutti gli accordi commerciali europei, per esempio: non essere obbligati a comprare il latte in polvere tedesco per i nostri fabbisogni ma, dare la possibilità agli italiani di bere liberamente il latte italiano, comprato con le lire italiane, dagli allevatori italiani, senza che questi abbiano da preoccuparsi delle multe europee…; oppure:il Signor Monti, non avrebbe dovuto dare 2.5 miliardi di euro per pagare gli interessi a strozzo della BCE che ci ha rimpizzati di carta straccia…. e potrei continuare all’infinito. Certo, proprio voi guadagnereste molto meno, senza il foraggiamento ….. rivogliamo l’Italia sovrana e degli italiani. E’ chiara la cosa? Parafrasando Totò: “Popolo Italiano Lei è un imbecille, s’informi…!!!”

venerdì 3 agosto 2012

PREGO

                                                                         PREGO
Mi auguro che sia giunto a destinazione il messaggio per cui io, nonostante le apparenze, sono una persona che fa le cose con passione, e che ci crede molto. Ho sempre scritto facendo scelte molto personali, vere e sentite come fossero mie. A me piace tanto provocare le persone, spero di esserci riuscito. Mi piace inoltre stimolare la persona facendo nascere in essa domande interiori, quelle che ognuno di noi si porta dentro, come la lumaca fa con la sua casa. Guardando una persona, cercare di capire cosa si porta dentro , cosa vorrebbe dire e non dice. Fare emergere i suoi dubbi e aprire la sua mente a nuove cose, che , ovviamente non sono quelle di sempre.  Inoltre, vedere la persona attenta alle mie parole scandite con un ritmo di voce sapiente come la voce di colui che parlando con la gente riesce bene a scandire le parole. Credo che i miei brevi romanzi già pubblicati abbiano dimostrato che non sono solo pagine piene di parole, ma hanno la  e la dignità che dono assolutamente avere, e sono un punto d'incontro  tra popoli e culture. Scrivere, dunque è un tempo che è stato salvato, e i libri fanno fare viaggi fantastici, alzarmi di notte per scrivere è un appuntamento che nel corso degli anni è diventato un qualcosa di bello e importante per me. Ciò rappresenta una forma di ribellione all'intero sistema che organizza la vita di milioni di esseri umani. Se ci pensiamo bene ognuno di noi vive una realtà che ci ruba il tempo, mentre lo scrivere rappresenta una forza della realtà. Sarebbe come dire , mi riprendo il tempo. Adoro  Verga, Pasolini e Gabriel Garcia Marquez specialmente, Cent'anni di solitudine. Sono sicuro di aver fatto la scelta giusta pubblicando in Internet i miei libri; ma è sempre bello  stringere fra le mani un libro che è una cosa tua, e quindi ti appartiene. a volte, sfogliando un libro senti l'odore delle pagine, noti l'inchiostro sbiadito dal tempo e qualche volta capita di trovare un foglietto con appunti Per favore non lasciate la lettura in un angolo morto. E' vero a volte dimentichiamo  mettere un buon libro in valigia e poi ne sentiamo la mancanza. Ricordate che un buon  vecchio libro darà sempre belle sensazioni che le parole scritte sul telefonino o sul computer non potranno mai dare. Io comunque continuerò a scrivere dei notte , a pubblicare i miei libri su internet, perfino se non arriveranno mai offerte libere che mi aiuterebbero ad acquistare quanto serve per pubblicare. Grazie lo stesso







I hope arrived the message that I, despite appearances, am a person who does things, and with passion, and who believes that a lot in what he does.  I've always written with a very personal choice, true and feels like they were my own. I love to lead people, I hope I succeeded. I also like to encourage the person giving birth in her inner questions, ones that each of us carries inside, as the snail does with its home. Mi like looking at a person, try to understand what is within him, and what it would mean does not say. I like to bring out his doubts and open his mind to new things, which obviously are not those of sempre.mi like to also see the person attentive to my words punctuated with a rate of voice as the voice of the wise man who talking to people is very good at scanning the words.I think my short novels already published have shown that  are not just pages full of words, but they have dignity that absolutily have, and are a melting pot of peoples culture.Writing , therefore, is a time that was saved, and the books are fantastic. get up at night to write is an event that over the years has become something beautiful and important for me. This represents a form of rebellion to the whole system that organizes the life of millions of human beings. If we think about it well every one of us lives a reality that it steals time, whereas writing is a strength of reality. It would be like saying, I recover the time. I love Verga, and Gabriel Garcia Marquez Pasolini especially Hundred Years of Solitude. I'm sure I made the right choice in Internet publishing my books, but it's always nice to shake hands a book that is your thing, and therefore belongs to you. sometimes, leafing through a book, you smell of the pages, notice the ink faded with time and sometimes  happens to find a piece of paper with notes Please do not leave the reading to blind spot. E 'true sometimes forget to put a good book in our luggage and then we feel the lack. Remember that a good old book will always feel good that the words written on the phone or computer can never give. I still continue to write in the night, to publish my books on the internet, even though they will never get free offers  that would help me to by i need to publish.. Thanks anyway

                                                                                    Vincenzo Calafiore






venerdì 29 giugno 2012


Mi piacerebbe ricevere da voi miei lettori affezionati e no una email, giusto per scambiare qualche pensiero, ed invece non si è mai verificato, i motivi? Non li conosco, forse saranno le distanze o la poca disponibilità vostra.

Ma comunque  ugualmente vi terrò nel cuore come l’amico o l’amica di
Seattle, Washington che mi segue da quando ho aperto questo sito; a lei/lui voglio oltre che ringraziarlo/la  dire  di scrivermi per fare conoscenza.

Adesso sono fermo forzatamente causa un problema agli occhi che non mi permette di scrivere, problema che spero si risolvi al più presto, per riprendere il registro del romanzo a cui sto lavorando “ IL SOGNO IGNORANTE ( PELAGIA ) “.

Nel congedarmi da voi  vi auguro le più belle vacanze spero in riva ad un mare!
Ci risentiremo in settembre!!

                                                                                 Calafiore Vincenzo

sabato 21 aprile 2012


LA PAURA


Marzo, aprile…. Il Signor Monti forse lascerà il timone e la plancia comando di questa barca, forse! E speriamo che sia forse se no miei cari amici torneremo a piombare nel liquame dal quale stiamo tentando ancora uscirne.
Già da tempo la casta sta affilando le lame, sono tutti presi a studiare la maniera migliore per spartirsi la torta per non lasciare scontento nessuno; hanno fatto bene ed è anche giusto, scusate, perché andare a toccare i loro stipendi e tutto quel che hanno, quando non è possibile perché è “cosa loro” e non del governo. Ma poi lira più , lira meno non sarà mica questa ad influire sul bilancio…. Andrà via anche Monti e quindi poi si vedrà ….  appunto, poi si vedrà ( mai più).
La mia paura è che torneranno loro e noi saremo nuovamente nella merda!
Chi sarà l’uomo politico che dovrà sostituire l’attuale Presidente del Consiglio? Chi mai di quella gente ha lo stesso suo carisma e sarà degno di lui per rappresentarci in Europa?
Ma dai non pensiamo a queste cose e godiamoci la coscia lunga e la farfalla tatuata della Belén, chiediamoci se aveva messo le mutandine, ma si godiamoci pure le risate stupide come le insinuazioni facili sui gay ! Guardiamoci pure l’isola dei famosi, o il grande fratello, distraiamoci seguendo quattro gatti (per non dire altro) che rincorrono un pallone cercando di buttarlo in rete. Distraiamoci pure con queste inutili cose, diseducative anche, mentre loro ci cacciano dentro supposte sempre più grosse.
Voi e lo spero tanto davvero, che vi sarete posti la stessa mia domanda, cioè dopo Monti a chi affideremo la nostra esistenza? Perché di questo si tratta!
Io sono sicuro che una volta che il potere tornerà alla politica rivedremo le stesse maschere di ieri, gli stessi identici discorsi e litigi che non porteranno nulla di buono, le stesse identiche trasmissioni di ieri in cui vanno per litigare.
Come si dice: - Il lupo perde il pelo ma non il vizio – e noi da quella gente non dobbiamo aspettarci nulla di nuovo e di diverso.
In Italia credetemi non cambia mai nulla, si continuerà ugualmente ad evadere, ad imboscare denaro all’estero, a rubare e a lucrare su ogni tipo di attività come le Olimpiadi che hanno sempre rappresentato per la nazione ospitante, forti interessi per trasformarsi poi in un colossale magna magna!
Forse per cambiare le cose in Italia dovremmo non andare a votare nessuno: questa casta ha già sbafato abbastanza e continua a farlo!



L’Italia dei Pupari
24 settembre 2011
http://www.laprimapagina.it/wordpress/wp-content/uploads/2011/09/i-pupari.jpgLa differenza fra la lumaca e noi è che la lumaca si porta dietro la sua casa, mentre noi ci portiamo addosso una sanguisuga, insaziabile ed incontenibile. Ma la cosa peggiore è che “ questa cosa si perpetua” lasciandoci in eredità la sua prole che avrà gli stessi diritti e le stesse agevolazioni, avrà pure una rispettabilissima posizione sociale dalla quale potrà respirare un’aria pulita, non come quella da noi respirata che sa di stenti e sacrifici, privazioni …. Mentre loro se la spassano continuando a succhiare sangue. Ma fino a quando potrà continuare? Ogni giorno quello che ci viene “consegnato” da un anonimo schermo piatto è uno stillicidio di morte violenta, di sopraffazione, di violenza, di appropriazioni indebite, corruzione, maldicenza e malcostume, di povertà e miseria e le facce rubiconde dei nostri pupari, ben vestiti e felici, contenti, bravissimi a recitare la loro parte. Non è un bel quadro e a pensarci bene quante volte individualmente e forse anche urlandolo in testa abbiamo esclamato: non se ne può più! La crisi economica planetaria ha colpito tutti, ma fra questi, vi sono anche tante famiglie che misere lo erano già, con questa lo sono ancora di più. In contrapposizione ci sono quelli che da questa crisi ne traggono ulteriormente vantaggio socio-economico, alla faccia di chi sta nella disperazione, rovinati da un certo “Studio di Settore”. Mentre i “pupari” come Penelope fanno di giorno non si capisce cosa, e disfano di notte quello che è stato fatto di giorno col risultato finale che noi siamo nella disperata corsa della sopravvivenza e loro se la godono…  con gli stipendi che hanno!, tanto chi se ne frega? Pensiamo a quei padri di famiglia in Sardegna che esasperati e disperati si sono tolti la vita impiccandosi, ma pensiamo alle tante famiglie rovinate per sempre perché gli è stato portato via tutto, perfino la voglia di vivere. Che fare? C’è un lavoro che non conosce o meglio non ha mai conosciuto la cosiddetta crisi ed è quello della escort! Una volta era detto diversamente, ma pagavano le tasse…. e a fine carriera avevano pure la pensione. Allora perché non farle partecipi al risanamento economico della nazione con il loro contributo? Qualcuno al tempo di Roma a questa forma di risanamento ci aveva già pensato! , e allora perché non fare come il buon Caligola? Lui si, che era riuscito a risanare le casse dello stato in breve tempo!! Ah, come vorremmo che ora ci fosse quell’amato Robin! Quello che abbiamo oggi, o beve oppure è preda del morbo di Alzheimer, infatti invece di levare ai ricchi, leva ai poveri per donare ai ricchi! Che ci rimane da fare? Alziamo un po’ la voce quando diciamo: ci siamo pure noi… o ci siamo rotti…. giusto per farci sentire. Come affermò Arthur Schopenhauer : O pensi o Credi!Meglio pensare che credere!!

L’abbuffata dei politici stride con i sacrifici degli italiani
12 aprile 2012
Dopo il naufragio del barcone “Lega” che ha rafforzato a noi Sovrano Popolo Italiano (di che?) l’idea o se vogliamo il pensiero che lì a Roma tutto è permesso e dovuto, insomma la Casta continua tranquillamente a foraggiarsi ed il rumore che s’ode per le sue vie non è il traffico, è quello del “ magna-magna”. La cosa che più causa il cosiddetto “voltamento di stomaco” è la leggerezza del suo modo d’essere, cioè la tranquillità oserei dire serenità con la quale affrontano il giorno mentre noi sottocoperta tra odori di debiti e nausea di arrendevolezza ci arrabattiamo a come guadagnarci il quotidiano pane. Mentre loro…la Casta non sanno nemmeno cosa possa significare il termine sacrificio! La loro incapacità di governare è pari alla loro voracità! C’è una piccola fazione di questa immane cloaca che in una trasmissione televisiva per bocca del suo rappresentante ha riconosciuto due cose, la prima è che bisogna levare di mezzo il finanziamento dei partiti abrogato da referendum popolare. La seconda cosa è che questi partiti hanno talmente grano che non sanno più come spenderlo e quindi sono costretti ad impiegarlo in altre cose pur di levarselo di torno! E noi? Perché, noi si conta? Penso ad esempio al plafond illimitato per le spese di rappresentanza per il presidente e ai quasi tredicimila euro netti per i quattro vice presidenti e i tre questori. Ai diecimila euro per i tredici deputati segretari. Insomma pare che esista un documento che dimostri gli importi netti dichiarati, ed evidenzia oltretutto quanto sia distante dalla realtà il Carrozzone: da chi deve stare sul mercato nel pieno di questa crisi economica. Ma facciamo quattro conti all’onorevole. Ora, considerato che a un deputato semplice finiscono in tasca – netti – 5486,48 euro di indennità parlamentare (l’unica cifra su cui paga le tasse), 4003,11 euro di diaria di soggiorno, 4190 euro di rimborso spese forfettario elettorale (tramite il proprio gruppo parlamentare), un rimborso spese accessorie di viaggio che va da 1107,9 euro (I fascia) a 1331,7 euro (II fascia) ed infine 258,24 euro al mese di rimborso forfettario per le spese telefoniche, per un totale – si sottolinea ancora: netto – di almeno 16.119,19 euro al mese, agli ulteriori privilegiati in questione va ben di più. Al Presidente della Camera 20.498 euro netti al mese e rimborsi no limits! Le competenze spettanti al presidente della Camera. Quindi ai nostri deputati vanno in tasca al netto oltre 16 mila euro mensili, mentre per il presidente si aggiungono € 4223,83 d’indennità d’ufficio e un ulteriore rimborso telefonico di € 154,94 per un totale di almeno 20.497,96 euro netti al mese. Il “Plafond illimitato” relativamente al “Fondo spese di rappresentanza”. Allora, l’autovettura di servizio, la franchigia postale e la dotazione di “apparati telefonici mobili” ad libitum, rischiano di non fare più notizia o di passare in secondo piano. Il punto è che il presidente della Camera di spese in proprio ne ha davvero poche considerato che da disposizione interna, si dota di uno staff di tredici persone: un consigliere della Camera con funzioni di Capo della segreteria, un portavoce, due addetti di V o IV livello che il presidente può scegliere anche fra estranei all’amministrazione. Se sono dipendenti della Camera guadagnano rispettivamente 4406,8 euro netti al mese e 3030,9 euro netti (la retribuzione è corrisposta per 15 mensilità e le tre mensilità aggiuntive sono di importo inferiore in quanto non comprendono l’indennità di segreteria). Vi sono, infine, sei addetti di IV, III o di II livello scelti tra i dipendenti e tre addetti scelti tra estranei alla Camera la cui retribuzione è parametrata al II livello dei dipendenti Camera (2394,84 euro netti al mese per 15 mensilità). Anche i vice presidenti stanno a cavallo!, incassano netti al mese € 19.090,02 e anche loro hanno un fondo spese di rappresentanza, non con un plafond illimitato come il presidente, ma mica da buttare via…. Almeno incassando come qualsiasi deputato i 4190 euro di rimborso spese elettorale, si pagheranno i francobolli vien da pensare ed invece no. Come il presidente hanno la franchigia postale, la dotazione di telefonini e l’auto di servizio, a ciò aggiungiamo una segretaria di ben sette addetti. I questori, come i tesorieri. Dei questori della Camera e del senato, dei loro alloggi di servizio e del personale a disposizione si è detto già abbastanza. Occupandosi dell’amministrazione di Montecitorio sono un po’ come i tesorieri dei partiti. I 13 Segretari di presidenza baciati dalla fortuna. Qui le motivazioni delle indennità speciali percepite, rispetto a quelle dei deputati semplici, si fanno sempre più imperscrutabili. Vabbè, devono collaborare con il presidente “per assicurare la regolarità delle votazioni in assemblea”. Ma perché diavolo incassino, oltre a 2014,83 euro mensili netti come indennità d’ufficio giustificati da questa finalità, anche fino a 10.329,14 euro di rimborso annuo per le proprie spese di rappresentanza (600 euro in meno dei questori), non si capisce proprio. E, poi, come per tutti i membri dell’ufficio di presidenza hanno: almeno quattro addetti anche esterni per la loro segreteria, l’auto di servizio, la franchigia postale, telefonini. Presidenti di commissione, i più sfortunati fra i privilegiati. Apparentemente non ha senso che i deputati segretari incassino la stessa indennità d’ufficio dei presidenti di giunte e commissioni che hanno ben altre mansioni. I presidenti di commissioni e giunte, poi, hanno un fondo di rappresentanza di soli 3600 euro annui (e per di più si pagano pure le spedizioni postali a differenza dei membri di presidenza). Eh sì, tra «i più uguali degli altri» della Camera, i più sfortunati, si fa per dire, sono proprio loro. Dal punto di vista retributivo contano meno di un questore e meno di un deputato segretario. Conservano a malapena l’auto blu e il telefonino. Le loro segreterie, poi, fanno ridere rispetto a quelle dell’ufficio di presidenza (tre addetti al massimo anche esterni). In media costano 237mila euro l’una complessivamente. Meglio di niente, ma la segreteria di un vice-presidente o di un questore ne costa 660mila (quella di deputato segretario 357mila). Chiaro, gli addetti alla segreteria di un presidente di commissione oltre ad essere di meno, guadagnano anche meno dei pari grado degli uffici di presidenza. Un II livello guadagna 2262,44 netti contro 2394,84. Un IV livello 2703,64 netti contro 3030,90 (le mensilità sono sempre 15). Ma il punto è che noi paghiamo tutto più caro siamo controllati e spiati, viviamo in uno stato non più democratico ma di dittatura …. E pensare che ci siamo lamentati di Benito! Almeno lui qualcosa per il popolo l’ha fatta, ma questi: magnano e basta! Da qui amici miei inizia la nostra sconfitta, il disonore, la vergogna di avere tanta gente famelica sul groppone da sfamare. Noi popolo o comunità italiana forse è più giusto scrivere così, non siamo capaci di niente; non siamo capaci di far rispettare la nostra dignità, non siamo più all’altezza di rialzare la testa e ci limitiamo a cantare “ a canzuccella” mentre sale o scende un tricolore intanto loro ce la mettono nel… Arrivederci al prossimo!

Vincenzo Calafiore







PANTA REI

Panta Rei  diceva Eraclito, tutto scorre. E con il “ tutto ” anche la nostra vita che anche se pur breve che sia altri da tempo per vari motivi giornalmente l’avvelenano.
Il mio veleno giornaliero è la strafottenza ormai radicata della Casta.

Sissignori avete capito bene, la Casta e, come dice un sano proverbio antico: la lingua batte dove il dente duole!

Ma è il sacrosanto principio democratico a portarmi per mano a pensare a come coloro che la compongono con la loro faccia di suola proprio se ne fregano e continuano nonostante le ambientazioni cinematografiche siano ormai cambiate a recitare la solita stessa pantomina rinnovandosi solo negli accenti.

Mi hanno fatto male sentire in pubblico dibattito televisivo parole come: sono talmente tanti i soldi del finanziamento pubblico che arrivano nelle nostre casse che non sappiamo più come spenderli….  Ed infatti vengono investi in buoni del tesoro.

E’ uno schiaffo sonante che ci arriva in faccia e ci sta pure bene.
Ma voi ci pensate?
Se non erro proprio il finanziamento pubblico ai partiti era stato abrogato da referendum popolare, ed invece ancora ne usufruiscono e non se ne parla neanche a levarlo avete capito?

La domanda è: ma noi che contiamo? Stando così le cose, spontaneamente direi un bel fico secco, sarà così?

Questo lo potremo appurare al prossimo appuntamento elettorale! Vogliamo scommettere che la stragrande maggioranza degli italiani si presenterà regolarmente ai seggi elettorali ad esprimere la propria volontà?
E poi si che cadremo dalla padella sulle braci e sapete perché? Perché tutto tornerà come prima che fosse stato chiamato un nuovo comandante a pilotare la bagnarola.

Anche questo ha sbagliato la manovra ed invece di entrare nel porto abbiamo ripreso il largo, il guaio è che siamo partiti senza controllare se la stiva fosse approvvigionata ed infatti stiamo cominciando a patire a causa di tante ristrettezze ….. la ciurma però e non quelli della plancia di comando che se la spassano e se la godono alla faccia nostra.

Io non so quando la ciurma s’incazzerà come un riccio! ,  e se questo davvero dovesse succedere come se la caveranno quelli della plancia comando?

Insomma in questo ginepraio di sopraffazioni non si fa in tempo a somatizzare la notizia di Caio che è stato pescato a rubare che ne arriva un’altra che tanti Sempronio sono stati anch’essi arrestati per ruberie e truffe varie.

Avete fatto caso? Tutti quelli beccati con le mani nel sacco, dai calciatori corrotti ai politici, hanno detto la stessa identica cosa come fosse un copione:  ….. sono tranquillo e ho fiducia nella giustizia! Mai nessuno che avesse detto:
me la sto facendo addosso…. È strano davvero strano.


Mi sa che sarà bene pensare ad abbandonare questo paese inospitale e incasinato per un altro lontano dallo schifo e dalla nausea che pian piano ci ha tolto il respiro!

Italiani brava gente…..  andate pure a votare e ad ossequiare i vostri padroni! 

giovedì 19 aprile 2012

L'inizio di un nuovo viaggio


Cos'è questo?
Un nuovo sito tra le miliardi di pagine che crescono sul Web come l'erba nei campi? 
Un nuovo sfogo di parole di uno che grida nella rete?
E' uno spazio virtuale in più per colmare i vuoti della vita reale?

Ho sempre amato scrivere, lo faccio da una vita, ognuno di noi ha il suo canale privilegiato per esprimersi, per dire la sua..
Nei miei libri racconto storie inventate che sembrano vere, spaccati di vita di personaggi che vengono, si raccontano e se ne vanno, come le onde del mare spumeggianti sugli scogli..

E proprio il mio mare mi ha sempre ispirato queste storie, mostrato queste immagini, suggerito i suoi echi..

In questo mio blog, ora, vi riporto sempre dei racconti, ma non solo quelli fittizi del mondo della lettura, non solo quelli dei personaggi usciti dal cappello della mia fantasia, vorrei proporvi anche, e più spesso, pillole di verità, opinioni sul nostro viver quotidiano, impressioni personali, forse a volte un po' provocanti, ma che vorrei condividere con voi.

Siete pronti per questa nuova lettura della realtà?
Se prima volete conoscermi meglio, visitate il sito internet: www.calafiore.eu... e scoprirete una piccola antologia sul Web della mia produzione come autore...
Oppure rimanete su questo blog, e discutiamo assieme, anche adesso se volete, a modo nostro!

BUONA PERMANENZA... E BUONA LETTURA!
Vincenzo Calafiore


mercoledì 18 aprile 2012

Ancora una provocazione..

Nel mio sito ho voluto dire io quello che pensavo.. L'ho fatto con la scrittura, con la poesia, con un po' di fantasia, facendo sbalzare le idee come tante piccole brezze, tiepide carezze sopra quel mare che, di venti di tempesta e di correnti, di ideologie e di pensieri della gente, ne è stato attraversato veramente tante volte, da sempre.. 

Io vi lancio solo qualche spunto, lascio a voi la parola in questo spazio per replicare, per esprimere la vostra opinione, per dire la vostra insomma, per parlarci, per ricordarci che la scrittura è il modo migliore per lasciare la nostra firma, il segno, il solco del nostro passaggio.
Grazie a tutti voi che apprezzerete questo mio blog, accetteranno le mie provocazioni, e risponderanno ai miei posto, lasciando i loro commenti.
A presto...