mercoledì 14 dicembre 2022

 

Come in un abbraccio

 

 

Se solamente mi toccasse il cuore, l’amore accanto.

Se appena lo sfiorassi come fosse mare

Amore, con il tuo abbraccio.

A volte come triste porto

a volte come autunno in foglie.

Come sangue con i tuoi mari

cangianti e vacillanti, a volte vieni ai miei occhi

triste e solitario sogno.

Come diffusa assenza mentre cade solitudine

e si fa tramonto a un’ala di gabbiano:

come conchiglia vuota, muta e profana,

bella appari dalle diffuse nebbie di una notte

di tempeste antiche.

Come malinconico sogno

mi lasci tra le pieghe di un tempo

se solo ti fermassi per una notte d’amore

come fanciulla bianca di cipria t’offri al solitario abbraccio.

 

                                                                      Vincenzo Calafiore

giovedì 8 dicembre 2022


 

                                                    Si può fare

Di Vincenzo Calafiore

09 Dicembre 2022 Udine

 

A questo punto dovremmo dircele le verità, ti pare?

Si lo so, potresti obiettarmi, chiedendomi: ma dove sta la verità? E mettermi in difficoltà perché io proprio non so dove possa stare la verità, ma nel frattempo un dubbio mi assale e cioè: è mai esistita la verità?

In questo caso sarebbe importante il linguaggio, se vogliamo proprio dirla tutta, diverso per stile e accentuazioni di immagini, intesi a sottolineare forse,e a favorire il clima di antitesi, di opposto confronto, di alterno conflitto che sta alla base della nostra esistenza.

 La  - verità – è lì in quell’angolo di cielo che a fatica gli occhi miei riescono a contenere, bella nel suo splendore, irraggiungibile a volte.

Tanto bella da non posso fare a meno di alzare gli occhi e ….. cercarla; a volte accade di trovarla, a volte sembra perfino finta, o come  un bel ritratto dipinto da un angelo.

Gli Angeli, sai, esistono!

E sono tra noi, badano a noi, ci guidano, ci tengono per mano, ci accompagnano nel nostro viaggio tra pattume e letame.

C’è una cosa che potremmo fare … tornare ad essere: umani.

Potremmo tornare a cercare la felicità.

Potremmo tornare a vivere.

Perché questa che stiamo vivendo non è vita ma neanche tempo! E’ un’orrenda attesa di un qualcosa che a noi non giungerà mai.

E’ una trappola mortale.

Un buco nero che sempre più allontana dalla luce, dal calore del sole.

Potremmo provare a riprovare le emozioni sempre verdi se solo riuscissimo a pronunciare con il cuore quella piccola parola: ti amo!

Non è difficile pronunciarla se è dal cuore, difficile è coniugarla.

Si può fare amore

Si può fare vita

Si può fare esistenza.

Ho bisogno di un piccolo pretesto

per tornare a vivere , per andare a trovare il mare

magari per farti una dichiarazione d’amore

non lo so dammi una sberla in faccia

o un bacio, o fammi una carezza… facciamo finta che sia possibile stare insieme così

come due vecchi amici in riva al mare.

Ora ci vorrebbe il mare, chiudere gli occhi e respirarlo, per respirare felicità, per tornare a vivere.

Ho imparato qualcosa da tutta la mia faccenda, è quanto sia facile perdere ciò che pensavo fosse stato mio per sempre.

La gente mi passa sopra come fosse niente il mio tutto! A salvarmi è l’infinita bellezza del vedersi e corrersi incontro e abbracciarsi, rimanere abbracciati il più a lungo possibile ….

E invece sono qui a ricordare i suoi occhi, quelli che un tempo conoscevo io, se ne erano già andati ancora prima!

Sai una cosa?

Non ho mai visto le onde arrendersi! E tu perché ti sei arreso?