martedì 22 novembre 2022

 

 

 

 

                                                     Solitudine

 

Le ultime parole del tuo andare via

mi fecero capire che non sapevo nulla

e che ero giunto nel tempo necessario

di imparare i perché dell’amore.

Così, fra parola e parola

seppi che sommare è unire

e che sottrarre lascia solo vuoti.

Che i colori ingannano l’ingenuità dell’occhio

Che sono le strade, i marciapiedi

gli incroci le parallele, la ragione dei passi.

Amore quanto mi è difficile amarti

così in questa distanza, da questa mia solitudine.

 

Ho imparato che la via più breve per raggiungerti

è lo sguardo, che amarti sarebbe un’altra vita ancora.

Tornai a disfare l’eco del tuo addio

e al suo posto ricordai le più belle parole

che al dì mi legano nel ricordar gli occhi tuoi

scuri e sereni.

Serena notte m’attese

ancora una volta come una rosa,

nascere e rinascere per amarti ancora

nella serena e inquietante scrittura dei tuoi occhi!

 

                           Vincenzo Calafiore

 

 

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