venerdì 20 ottobre 2023


 

Ci siamo dimenticati in un sogno

 

Di Vincenzo Calafiore

21 Ottobre 2023 Udine

 

“ ….. è nostra la paura della tenerezza

Amami e scriverò sulla tua pelle poesie

d’amore! Fa che la tu bocca

lasci segni di passione, voglio sentire

il calore della pelle tua sulla mia….

Voglio sentirla bruciare, ardere

tra le parole di un verso, mentre

agli occhi tuoi s’infrangono le

certezze mie! “

                        Vincenzo Calafiore

 

 

Tu lo sai bene che sono stati i tuoi occhi, a stregarmi, la loro maniera di guardarmi e scavarmi dentro, erano come fossero assetati di un oltre mare, di un oltre amore; io mi ci sono tuffato dentro, e lì sono annegato d’amore.

Io mi conosco, conosco le mie debolezze, ho sempre evitato di chiedere aiuto, ma adesso, adesso che ti ho nel cuore tremo al solo pensiero di perderti. Non sono mai stato bravo a fingere, non ci sono mai riuscito, mai l’ho fatto, nessuno sa come sono fatto, tranne quei pochi come sono davvero. Io con le mie paure ci convivo ogni giorno, e ogni giorno mi stanca la corazza che indosso per difendermi dall’idiotismo, dalla mera ipocrisia; provo a vivere e sorridere, provo a essere – mare - .

Mi piace quel sorriso che hai, accende di luce le tue labbra, te lo darei un bacio, nei libri da sempre!

E’ difficile viverti, con i tuoi sbalzi d’umore, coi tuoi silenzi, con le tue lontananze, eppure il mio amore non ti ha mai abbandonata.

Eppure lui, il mio amore, ti ama ancora!

Lui che ti vorrebbe per sempre e sa che per sempre non potrà mai essere … perché vuole tenerti.

Ci siamo dimenticati in un sogno!

Ora ci sono i pochi attimi vissuti assieme da un sogno all’altro, da una vita a un’altra vita ove ricordavo a me stesso: … dai baciala all’improvviso , abbracciala da dietro all’improvviso senza che lei se ne renda conto e falle sentire tutto il tuo amore con un leggero passo di piuma!

Stanotte ti ho sognata sai? Eravamo su un letto una di fronte all’ altro, luci soffuse, e forti profumi d’incenso e mi parlavi di un altro uomo. Ti ascoltavo,ti guardavo e sentivo la mia fine vicino. Ad un certo punto non hai più parlato. Sei rimasta lì a guardarmi erano i nostri occhi a dialogare in silenzio. Ci fu un momento d’imbarazzo non sapevo come uscire fuori da quel sogno. Avrei voluto accarezzarti i capelli …… Dio quanto sei bella amore mio! Ti mangerei di baci…. Ma ero già svanito!  Vorrei tanto chiudere nuovamente  gli occhi e riprendere da dove sono svanito,riprendere da dove tu mi hai dimenticato! Ma c’erano i sogni, quei sogni che sempre a te riportavano come fosse marea, c’era la realtà tutta dentro una parola: lontananza, ma ci sei tu a farci incontrare ovunque dentro un sogno a volte più grande, a volte più vita, tanto vita, da riportarmi a riprendere la stilografica e un foglio bianco da riempire di mare. Guarda, guarda come sono felice, se almeno loro i sogni dissimulassero un po’ e si fingessero veri, sentirli vivi comprendere il loro linguaggio, sembra di vivere un sogno dentro un altro più grande, grande come un amore felice. Il Tatto e la ragione impongono di tacerne come d’una ferita nelle alte sfere della Vita. Magnifici sogni nascono al tuo cospetto. Mai e poi mai riusciranno a popolare la terra di mezzo,ove io sono in attesa di un tuo ritorno. Chi non conosce l’amore felice dica pure che in nessun luogo esiste l’amore felice. Che non può esistere e gli sarà più lieve vivere e morire nella dannazione del dubbio. Stanotte potrei giurarlo, amore mio, ti ho incontrata. Eri bella, eri bella, eri sogno, eri silenzio notturno, eri in ogni mio ovunque. Ma ci sono stati degli strani silenzi mentre leggevo le tue mani … forse dovrei chiudere gli occhi e attendere il rovescio del sogno per poterti baciare. Dio quanto ti ho stretta, la mia bocca vicino alla tua, le mie mani che cercavano i tuoi seni, quando tu dicesti: amore, il sogno sta per finire, e ti ho vista pian piano svanire, con l’ultima cosa che ho visto: l’amore tutto nei tuoi occhi. Ci vedremo stanotte? Stessa ora, stesso sogno!

Non smetterei mai di amarti, amarsi  un'intera notte è restituirsi vita, l'un l'altra, con le labbra e con le mani, una donna che non ha visto nulla e un uomo che ha visto troppo, uno  nell'altra,  ogni centimetro di pelle è un viaggio verso l’amore è  ritorno nella tua bocca  a sentire il sapore del mondo, sul seno per ricordarmi quanto io ti ami, tutto nel grembo di una notte sconvolta, nera come la burrasca. Perché mai si possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, perchè è amore, labbra, stupore, sapore - tristezza, desiderio. Sento la schiena spezzarsi al peso dell’onda e la mente rincorrersi, stringerti  afferrarti le mani …… vedi ? E’ già l’alba! E te ne devi andare.

 

 

 

 

 

 

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