giovedì 21 marzo 2019


Tu, sei la mia vita!

Di Vincenzo Calafiore
20 Marzo 2019 Udine

“ …. Immagina quanto è o potrebbe
essere bello, ricevere non da una donna,
ma dalla Donna che ami: tu, sei la mia vita!
Pochissime parole di tante parole, di tante emozioni.
La leggi piano, piano, e il cuore vola,
torna la vita, torna il desiderio tralasciato,
improvvisamente tutto ha un senso, un significato
ancora più grande, di più, molto di più.
E ti viene voglia di ballare anche se non sai,
ti viene voglia di cantare anche se sei stonato!
Tu, sei la mia vita! Torna la vita. “
                                                                                                                                                                                   Vincenzo Calafiore


“ Basterebbe un solo uomo che facesse suoi  questi pensieri, questi miei scritti per dare amore alla  donna che ama, o della donna in genere. Lo so bene che questo è una mia follia, come so che comunque vada resteranno pagine scritte, lette, sommariamente, superficialmente come fosse pagina di  un racconto o giornale qualsiasi.. col risultato che poco cambierà e io resterò quel che sono forse, un solitario narratore di sogni.”

Io lo so, lo sento in me come una forza, come un uragano di appartenerti ! Non mi dispiace sai? E spero che anche Tu mi appartenga così come la riva appartiene al mare.
Lo so potremmo andare via da qualunque parte e saremo sempre in grado di ritrovarci perché siamo in realtà rimasti nell’ultimo bacio che ci siamo scambiati in cui sempre rimaniamo, ogni volta è così.
Ho provato a immaginare la mia vita lontana dalla tua e mi sono detto che sarebbe difficile la mia vita senza di te, senza la tua ilarità, il tuo sorriso, i tuoi occhi, la tua maniera di guardarmi,  il tuo profumo, le tue mani stanche. Mani, che si sfiorano appena ne hanno la possibilità, come se avessero necessità l'una dell'altra per vivere, lentamente mi sfiorano le spalle, scivolano sui fianchi mi accarezzano e sono brividi.. i nostri visi così vicini in un unico respiro, ti stringi forte a me quasi a farti male, mentre le mie labbra baciano il tuo collo di cigno fino ad incontrare le tue, persi in un gioco di baci, e ti sussurro piano “Ti amo” o quel  “… mio Dio….”  Con gli occhi chiusi mentre ti bacio cercando di rimanere ancora tra le tue braccia. Lo sai anche tu, lo stesso destino che ci vuole  lontani è lo stesso che ci unisce oltre a volere farci incontrare.
Ma io ho bisogno di te, del tuo respirare lento su di me, dei tuoi baci sulla mia pelle per placare quel pazzo desiderio di vivere e continuare a sognare, ad amare… ad amare te ogni giorno come fosse il primo giorno, di viverti così come sei.
Un ‘altra volta ancora amami.
E già so che stando così lontano è come andare via da te, dalla mia vita stessa, che ci saranno giorni che mi separeranno nuovamente; troppi caffè e sigarette nell’attesa di un sì, per poterti stringere a me, per vedere il tuo viso che tanto amo.
E’ questo – ti amo -  che cambia ogni cosa,  pure modo di vedere le cose, che fa guardare positivamente anche le cose più nere; è quel  - ti amo -  a far sì che ogni giorno sia diverso, la speranza è un sole che sorge e scalda perché comunque sai che da qualche parte c’è un pensiero da quando ti svegli  a quando ti addormenti.
E’ un pensiero dolce! Questo io lo so, e mi piacerebbe poterti nuovamente incontrare!
Lo sai ? Tu sei il mio primo pensiero, la mia prima parola, il primo nome pronunciato nelle mie albe da farsi. E’ che mi ci perdo  nei tuoi occhi, muoio nel loro colore, nella loro profondità, mi perdo in quel sorriso che è life-motiv della vita mia.

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