domenica 31 marzo 2019


…. Ed è nostalgia
( da Blu Oltremare)

Di Vincenzo Calafiore
 01 Aprile 2019 Udine

“ ….. e sai che la felicità è
un mare di tante emozioni che rimangono addosso.
Ne hai sentito parlare, ne hai parlato
senza sapere cosa in realtà fosse.
Ma io la felicità so cos’è l’ho stretta tra le braccia
mi sono di lei inebriato, sfinito tra le sue rime
fino a essere io stesso parola nella parola.
A ricordarla poi è solo che nostalgia
una volta che l’hai saggiata, ti rimane dentro, addosso,
e non potrai più farne a meno.
Bisognerebbe darle un nome ……
ti chiamo:  –Felicita- “
                                              Vincenzo Calafiore

E sai che la felicità c’è, esiste, è dentro e fuori di noi, è un mare di tante emozioni che rimangono addosso per sempre, per tutta la vita: la felicità è quella strana sensazione di esistere!
Ne hai sentito parlare, ne hai parlato senza sapere cosa in realtà fosse.
Ma io la felicità so cos’è, l’ho stretta tra le mani, tra le braccia, l’ho accarezzata con la stessa identica emozione della prima volta; mi sono di lei inebriato, sfinito tra le sue rime fino a essere io stesso parola nella parola.
A ricordarla poi è solo che nostalgia, quella voglia di tornare e non andare mai più via; ma la felicità una volta che l’hai saggiata, ti rimane dentro, addosso, e non potrai mai più farne a meno come dell’aria che respiri.
Bisognerebbe darle un nome, e , ti chiamo: Felicita.
Su quella nuvola svaporata io e lei perduti in un abbraccio, abbiamo dato voce agli occhi, mentre le mani si cercavano, sulla pelle morbida e vellutata s’increspavano onde che attraversandola portavano là dove il cuore s’incanta: l’amore nell’incanto di un sì voluto e desiderato, come un inno, come un trionfo di un sentire poesia.
Felicita, su quella nuvola, c’eravamo solo noi, noi e il nostro amore con quel grande desiderio di completarci, di trovarsi l’uno negli occhi dell’altra!
Quante volte lo avrai sentito il mio ti amo e te l’ho anche detto guardandoti e specchiandomi in quegli occhi pieni di luce, così  lucenti non li hai mai avuti, e raccontano vecchie solitudini perdute nostalgie di un sì fermo ad un incrocio.         
Ti prego continua a sognare, prendi la tua vita e fanne sogno, un sogno che possa raggiungermi ovunque io sia!
Questo ti dicevano i miei occhi.
Ho capito di amarti quando ho capito che senza te non sono niente,
quando ho bisogno di sentire la tua voce.
Ho capito di amarti quando svegliandomi il primo pensiero sei tu.
Ho capito di amarti quando andando via torno a darti un bacio senza riuscire a staccarmi da te.
Quando ti stringo forte e sento il tuo cuore battere forte.
Mi piace pensare che anche tu come me pensi a quella nuvola svaporata e pensandola vedi uno spazio tutto nostro ove noi possiamo avere una vita, abbiamo una vita, il tempo di raccontarci, il tempo di un bacio come un treno a vapore su distese di viola e di lillà.
Mi piace pensare che il senso della vita con te sia la meraviglia.
La meraviglia dello svegliarsi accanto,
la meraviglia del primo bacio,
la meraviglia del primo incanto, quando guardandomi negli occhi mi dici: t’amo!
Ciao Felicita!





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