martedì 13 luglio 2021


 

In certe sere di maggio

 

Di Vincenzo Calafiore

14 Luglio 2021 Udine ( Italy )

 

 

In questa notte di maggio di un tempo a venire ci vorrebbe una matita per disegnare il mondo che si vorrebbe e i colori più belli per dargli più calore e luce.

Ma è una notte di maggio in cui si può fuggire verso un sogno che forse non ci sarà.

Con quella matita disegnerei il tuo volto simultaneo, imparato a memoria che saprei riconoscere  fra tanti uguali, perché credimi non v’è al mondo un altro volto così …. come il tuo!

Vorrei in questa notte lontana, ritrovarti con quegli occhi che invitano a sognare; ma è un tempo a venire su strade deserte che non s’incrociano mai con altre!

Che sogno essere qui adesso all’alba attesa in un sorriso, mentre piano svaniscono quegli abbracci nei ricordi di un tempo già finito.

Tu non sai quanto bella sei!

Io conosco le tue arie magiche, conosco la tua vita e so che ci posso morire in certe sere di maggio col sole racchiuso nel cerchio di una mano.

Sei la cosa più bella che possa rimanere addosso a un uomo!

In certe sere c’è l’incanto in cui rimarrei il più possibile sperando d’essere rapito per sempre, come può succedere con un sogno dal quale pregare Dio di non svegliarsi mai.

Questo è amore … è quell’amore che non ti lascia tregua sempre con quel pensiero in testa, sempre con quelle visioni negli occhi … ma a vincere sai è la stupidità, la stupidità viscerale della vita che come antico frantoio macina fino a renderci una specie di poltiglia maleodorante e volgare, come le tante esistenze vendute al – prossimo punto - !

Io no so cosa sia esattamente quel mio venire e tornare sempre, sento in me la sua magia …. È l’amore!

E’ così vero questo amore da poterlo raccontare,

è così vero da poterlo toccare questo amore senza nome, senza volto….

Adesso in questa lunga notte di maggio consumatasi lentamente nella luce d’una candela, quando lassù alzando di poco lo sguardo ce ne sono milioni accese e tutte troppo lontane da me:

stelle che come te brillano di più negli occhi di maggio.

Se tu sapessi a quanta meraviglia s’aggrappa la mia vita per non essere portata via dallo sciame di stelle cadenti che proprio ora si tuffano nel mare, un poco più in là del mio passo, poco più forte di un respiro, poco più lento di un cuore che sa di macerare in certe distanze.

Ma tu… Tu ricordami!

Ricordati di quelle sere di maggio, quando tenendoti per mano prendemmo la rincorsa per fare quel salto che ci permise di superare quei confini che altrimenti ci avrebbero diviso, feriti, rinchiudere in una delle tante prigioni dalle quale mai nessuno ha fatto ritorno.

Noi siamo ritornati e ci siamo scoperti diversi …. Dopo aver lasciato le nostre anime su quella spiaggia dove abbiamo visto le nostre vite scorrere su quei fiumi di silenzio nell’adolescente alba che di noi aveva tutto, ma proprio tutto senza anima!

E ti amo e te lo dico adesso in questa mia notte lontana dalla tua!

Te lo dico adesso di amarti! Questa notte che non amandomi mi scaraventa nel brusio di ombre sonnecchianti al bivio!

 

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