giovedì 25 settembre 2025


 


Quella Solitudine


Vincenzo Calafiore

Teatro Sotto le Stelle”

Trieste estate del 1999

RISIERA DI SAN SABBA


La solitudine dei morti

in quel silenzio nel vento

che della Risiera conosce ogni mattone,

ogni crepa nelle travi.


E ora noi senza memoria, sempre a smentirci

e senza parole per raccontare i morti

delle nostre battaglie perdute.


E' così !


Li lasciamo come lettere dimenticate in un cassetto,

viviamo in un si provvisorio con un ieri che ritorna

sempre più raccapricciante in certe notti

brulicanti di fantasmi.


E poi sono così facili e scorrevoli

le carezze che la luna offre, rischiano di far

impazzire il cuore.

Questi morti che se ne stanno lontani

sono mare e pensiero, sono terra …

e rimandano dentro un autunno questa

primaverile senilità dell'anima.


E mi va bene rimanere qui nella Risiera

e da questo “ essere “ guardare il tramonto

che incendia e inonda di luce gli antri della morte.





Ci vorrebbe un'anima capace di verità,

un'ala di gabbiano che tagli il vento

ci vorrebbe di riprendere vita soltanto

per un minuto e in un minuto cambiare tutto.


Trovare, un amico, una madre, una sorella, una sposa,

un figlio, per poterci abbracciare, per raccontarci

del silenzio che abbiano dentro, e intorno.


Ricordare la tavola della domenica e risentire

le loro risate e la nostalgia di loro, nonostante il vento

che ci porta via.


Piangere.


In silenzio ripetersi che la vita sarebbe stata bella

se solo la si osservasse dal dentro.

Se riuscissimo tutti, morti e viventi

ad amarla nonostante il muro che ci separa

nonostante il fumo che ci ha portato via.

Ahimè... la vita svanisce man mano nel suo fluido inganno,

mi stordisce come un pugno in piena faccia!

Vincenzo Calafiore

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