mercoledì 4 dicembre 2019



Mai più
( da Blu Oltremare )
Di Vincenzo Calafiore
25 Novembre 2019 Udine

“ E c'è un vuoto che mi assale
che non so colmare.
È che c'è tanto amore da dare,
ma di un solo amore voglio parlare…..
( Blu Oltremare) Vincenzo Calafiore

Ormai è così, succede ogni notte a un certo punto arriva lo stesso “ pensiero” che come un colpo forte di vento spazza via il sonno; così mi ritrovo alla mia scrivania a scrivere, a raccontare cose che ormai hanno senso solo come fine a se stesso: la narrazione!
Ma quello, cioè quel “ mare di dentro in burrasca “ non importa a nessuno, o meglio non servono a niente poiché è venuto meno il significato, il senso.
Più rimango affacciato a questo “ mare di dentro “ e più comprendo il linguaggio, e la maniera di fare della solitudine; che sa più di abbandono, di lascito.
Mi tornano in mente certe parole, certi giorni, i momenti che ahimè fanno parte di un vissuto indimenticabile; immancabilmente nasce una sorta di confronto con l’odierno e mi accorgo o meglio mi rendo conto della mia stupidità, perché solo uno stupido può ancora credere che l’esistenza la si potesse o si può renderla vera, autentica, plasmandola di verità e di certezze, ma anche di sogni, di amore e invece non è affatto così, la realtà è ben diversa.
Forse o sicuramente scrutando e leggendo il silenzio, si capisce o si percepisce, che in realtà cose come la dolcezza, l’amore, non servono, quel che servono invece sono a essere: quel continuo recitare e la finzione scenica e rappresentativa di un qualcosa lontanamente simile all’amore.
L’Amore, o l’Amare sono un’altra cosa è, l’essere legati da un qualcosa di meravigliosamente sottile, invisibile, un qualcosa che nessun silenzio mai riuscirà a rompere; è un rimanere dentro, mai per convenienza, ma solamente perché è o era solo che amare.
Io sarò per sempre, un sempre!
Finché alla fine in quel mio e solo mio – sogno – io bacerò il tuo cuore, perché ti voglio e morderò la tua pelle e con il cuore sulle mie labbra sarai mia, per sempre, guardami sono io! Chi mai potrà cancellare – l’istante di un sì - l’istante che accade, la mia anima senza più età, le tue mani che vorrei, i tuoi occhi che non ci saranno più, guardami sono io!
Sono qui oggi come ieri, come domani, in compagnia di quanto è andato perduto, perché il cuore riporta indietro, l’amore riporta indietro, l’amare riporta indietro … eppure c’era un tempo, c’è stato un tempo quando non conoscevo il dolore, quando credevo che un per sempre sarebbe rimasto per sempre, che tutto sarebbe rimasto lo stesso.
Ma ora il mio cuore si sente perduto in una solitudine indescrivibile, perché ormai sono già ieri.
E’ come se non ci fossi più, come chi se n’è andato, a chi sta andando via lentamente per non tornare più.
Vorrei non farmi più domande, di cui conosco le risposte, inseparabili e distanti.
Vorrei che non ci fossero più quei pensieri … cosa starà facendo, dove sarà, con chi sarà, perché tace, perché non scrive, perché non c’è?
Eppure c’era un sogno! Un sogno da realizzare.
Non hai saputo e mai saprai che c’era un sogno, un sogno da difendere, da custodire, e invece siamo sconosciuti anche a noi stessi.
Magari un giorno, chissà, ci incontreremo, e con lo stesso imbarazzo forse ci saluteremo; mi dirai di te e io ti ascolterò come sempre.
Ti racconterò della mia vita, e che il viaggio che avevamo in programma di fare assieme, sono riuscito a farlo. Mi dirai che non sono cambiato in niente; ho sempre quella faccia buffa, sempre i miei vizi che  hai cercato di togliermi e che nonostante gli anni continuo a trovarmi incasinato con quei miei stessi pensieri, che tu poi hai capito che erano bellissimi. Capiremo, guardandoci negli occhi, che è tutto passato, e che senza nessun rimorso continueremo la nostra vita.
Nello stesso distacco, nello stesso silenzio.

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