sabato 10 giugno 2023


 

Ricordati di me

Di Vincenzo Calafiore

10 Giugno 2023 Udine






… se c’è una cosa che sto

imparando da tutta questa faccenda

è quanto sia facile perdere tutto,

tutto ciò che pensavo fosse stato mio

per sempre …. “  Vincenzo Calafiore

 

Facendo uso del moderno linguaggio per specificare come sono e cosa sono adesso, dovrei dire che sono in una situazione di – of-line -, ma mi piace molto di più dire che sono dentro una forma di vita sospesa.

Sono nel corso del giorno legato a un telefono che mi avvisa che devo assumere dei farmaci, e nel frattempo cado tra le braccia di Morfeo, per svegliarmi per pranzare o per cenare, e finire la mia giornata steso in un letto a cercare di prendere sonno o semplicemente continuare a dormire.

Non so che vita sia, non sono in grado di definirla, ma so che è tempo, tempo prezioso nonostante tutto  ….  Tutto il tempo per pensare alla vita che è stata, mentre scivola piano assieme alle immagini e ricordi, meravigliose immagini di una gioventù e di luoghi, volti di persone che ormai non ci sono più!

Non c’è rimpianto, c’è soltanto la consapevolezza che quel che è stato è stato e non torna più, come non torniamo più noi, è questa la ragionevolezza delle mie ore tra un sonno e l’altro.

Le mie parole appese a un filo come tanti palloncini colorati raggiungono il cielo in cerca di una porta per raggiungere una meta e tornare in dietro magari con un altri significati, con  altri colori; raccontano o fissano nella memoria la storia di un amore, di un grande amore.

Non è mai abbastanza amare.

Amare semplicemente senza maschere, senza bugie, amare perché è l’unica cosa buona che si potrebbe fare senza nulla aspettarsi in cambio a volte capita di sfiorare la vita di qualcuno, te ne innamori e decidi che la cosa più importante è sentire la sua voce perché è quella a rimanerti in testa, decidi toccare, vivere, condividere le malinconie e le inquietudini, imparare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno … e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare un’altra vita?

Se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è quanto sia facile perdere tutto, tutto ciò che pensavo fosse stato mio per sempre, capisci quanto si è provvisori, quanto siano state inutili le corse gli affanni per raggiungere un traguardo che non è servito a niente. La verità è che oggi la gente ti passa sopra, come se fosse niente il tuo vissuto, la tua esistenza, anche sull’infinita bellezza del vedersi e riconoscersi da lontano e corrersi in contro per potersi abbracciare, per sentire il profumo della pelle; e ci sono gli occhi ….  quelli che conoscevo io se n’erano andati già molto tempo prima.

 

CI VORREBBE QUALCUNO CHE SI ACCORGA DELLA TEMPESTA CHE HO NEGLI OCCHI E MI ABBRACCI FORTE SENZA CHIEDERE NIENTE, SENZA DIRE NIENTE, MA SOLAMENTE RIMANERE ABBRACCIATI DENTRO UN INFINITO.

 

Chiudere gli occhi per godersi quell’istante, perché tanto è la vita: un istante!

Chiudere gli occhi per respirare felicità, per sentire vita, per vivere a lungo.

Ci vorrebbe mare dentro gli occhi, un mare per andare lontano, per trovare una vita diversa

capace di emozionarsi, di piangere, di diventare vento che ammucchi in un angolo tutte quelle cose inutili che abbiamo barattato: amore compreso.

 

Nessun commento:

Posta un commento