mercoledì 25 novembre 2020

 


  La vita, passo passo !

 

 

Di Vincenzo Calafiore

26 Novembre 2020 Italia

 

Sul tavolo, irregolare e macchiato di caffè e vino, dai bordi bruciati dalle sigarette, c’è vita.

Quella vita che non ci appartiene e nonostante tutto continuiamo a dire: la nostra vita; pagine scritte con gli inchiostri odorosi che fanno tornare in mente le primavere perdute, racconti brevi di “ frammenti di vita “ che si animano come pulviscolo sospeso in mezza luce nell’aria.

E’ una di quelle mattine d’aria frizzantina, con un cielo che lascia poco spazio al sole che dalle quinte vorrebbe esplodere luce su un palcoscenico misero e meschino; guardo dalla finestra i rami spogli che nelle ombre mattutine paiono braccia tese al cielo e tu non ci sei !

Le paure, le mie paure sono lì dentro le parole di quei fogli, prima bruchi ora farfalle che volano nello spazio ristretto tra tavolo e finestra, vorrebbero raggiungerti amata mia ovunque tu sia!

Parole che come carte nautiche, raggiungendoti, potrebbero portarti a me, in quella officina satura di fumo e odori d’inchiostri.

Sai ci sono momenti in cui vorrei oltrepassare la magica soglia e raggiungerti, rimanere lì con te in quei confini di occasi e spiagge su cui naufragano sogni e desideri, camminare con te mano nella mano in contro ai destini che ci guardano con occhi benigni.

Amore che d’infinito vesti per venire ai miei sogni, dimmi quanta vita ho ancora per poterti vivere e amare fino in fondo?

Quanto tempo ho tra un sorso e l’altro prima che il mio bicchiere rimanga vuoto?

Tu ai giorni miei vieni annunciata primavera, lasci ad ogni tuo passo le note di una canzone che conosco, sei quella musica che ascolto in quei silenzi in cui mi perdo, con quelle solitudini che mi cercano e adombrano sorrisi, intime felicità.

E’ la mia vita passo passo sotto la luna piena di luce, esco a fumare una sigaretta e assieme a lei una notte da dimenticare, niente che mi possa ricongiungere a te, questa mia vita che senso ha? Sale in me un dolore che si avvicina al cuore, e come vento presto si placherà assieme al desiderio di rimanerti accanto, lascia dentro di me il freddo del distacco, mentre il mio pensiero va, seguendo traiettorie che già conosce, portano al tuo cuore, se vi arriverà…!

E penso alla mia vita che se ne va passo passo rasentando muri di città vuote…. Rientro come fossi un clown  che lascia  una scena vuota di allegria, e lentamente con le mani nell’aria ridisegna un cuore dentro un cerchio rosso…. E ci sei tu ! Ed è già domani, e nuovamente sono pronto a ricominciare nello stesso scenario di sempre senza pausa come fiume che deve ad ogni costo raggiungere il mare.

Ma Tu chi sei?

Chi sei tu a farmi come Odisseo ritornare a te ?

Chi sei tu a condannarmi in questo ciclo perpetuo, a fare in modo che tu sia il primo pensiero?

Sono domande, solo che domande, potrebbero sembrare sciocche, o peggio ancora scontate, non è così poiché dietro ogni parola, ad ogni rigo, in una virgola, in un punto esclamativo o interrogativo ci sei tu: la vita mia!

Così io ti amo, così io vivo, entro quel cerchio rosso, in quei desideri mai appagati, in quei pensieri che non ti raggiungono, in quella vita che mi manca.

La luce filtra attraverso i vetri, illumina e riscalda le tracce lasciate dalla notte, da dietro le quinte mi giungono leggiadre gli echi del tuo ridere, delle parole; l’aria si muove cadono attera petali di rosa rossa, come fossero baci!

 

 

 

 

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