lunedì 26 febbraio 2024


 

L’amore non aspetta mai

 

Di Vincenzo Calafiore

27 Febbraio 2024

“ …  a volte mi sento diverso.

Come se non avessi nulla a che fare

cammino assieme agli altri, ma

dentro di me mi sento un estraneo,

perfino nella mia stessa vita ! “

(  da” Il Demone dell’amore” )

      Vincenzo Calafiore

 

Io mi sono sempre sentito esule, ospite. Ho sempre avuto paura di disturbare. Non ho mai partecipato al chiasso e temo una letteratura sempre meno narrativa, ma la rispetto. Forse è questo spettacolo decadente e malinconico che non rispetta noi.

Arriverà una sera, prima o poi, in cui ti guarderai intorno e ti chiederai tra le cose che hai salvato, quali sono quelle che hai voluto davvero, e quali hai finto di volere, e amare perché era la maniera più semplice, perché sembrava “scritto”da una volontà del destino, perché doveva andare così. Quella sera come ti difenderai dal giudizio della tua coscienza?

Su chi scaricherai la colpa? Perché lo sai anche tu che di certe nostre infelicità siamo gli unici responsabili.

Tu lo sai, è allora: come farai a perdonarti, come farai a recuperare il tempo perduto e tutto quello che hai lasciato indietro, o quello che avresti potuto fare e poi, non hai fatto? Come farai a perdonarti quando qualcuno, una sera, ti mostrerà cosa ti sei perso, e la vita felice a cui hai rinunciato?

Continuerai a fingere o inizierai a vivere?”

Ma l’Amore non sa aspettare, e sa dove andare!

Incantevole idea quella di potere amare, facendolo con coraggio, senza pentimento alcuno.

Esisto anch’io! Bisognerebbe urlarlo sempre, tra questi sordi e ciechi;è l’unica maniera di sentirsi vivi! Ecco perché l’amore non è mai abbastanza.

E poi fare l’amore. Niente sesso, solo amore. S’intende baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate, e occhi dentro occhi. S’intende abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola, corpi incastrati e anime fuse, carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze, sulle cicatrici delle battaglie perdute, sui segni del tempo. S’intende dita sui corpi, sentire la vita!

Ecco, l’amore è questo perché l’amore è paradiso, e noi i suoi demoni!

Imparerai ad amarti, mentre raccoglierai ciò che rimane delle tue battaglie perse, ciò che ti sei lasciata alle spalle,potrai dire: ne è valsa la pena!

Significa molte cose quel: ne è valsa la pena; significa che non bisogna arrendersi mai, andare via dove nessuno possa trovarti.

Significa che potendo rifare tutto, che rifaresti tutto uguale daccapo, che non ti sei mai arresa alle contrarietà, significa che ne è valsa la pena!

La pena di vivere, che è valsa la pena di amare, te stessa come la vita, perché tutto sta scritto nel tuo cuore e potrai rileggerlo quando meno tu vorrai.

Tutto si ripresenterà non per essere giudicato o per giudicarti; ma per dirti solamente che sei viva e stai vivendo come tu hai scelto di vivere, conscia della tua esistenza, delle tue scelte.

Conscia del fatto che non hai permesso a nessuno di gestire la tua vita, la tua maniera di amare, che non vuole dire possedere, ma semplicemente condivisione con chi tu hai scelto di vivere il tuo tempo.

Ecco perché ne è valsa la pena!

 

Nessun commento:

Posta un commento