domenica 25 febbraio 2024


 

 

Vincenzo Calafiore


Io credo e sono convinto che certe “ Amicizie “  siano destinate a essere tali, oltre noi stessi, anche se nel tempo mutate in un qualcosa che noi umani sbagliando magari abbiamo definito sentimento!

Ma cos’è il – sentimento - ? , è  un mondo a se grande, troppo grande, è: amore, passione, anima, coscienza, sensibilità,affetto, modo di pensare e di sentire.

Ora in questo mio tempo a orologeria mi capita molto spesso di pensarti, sento gli occhi gonfiarsi, mi scappa da ridere e piangere. Lo so che tu, Maurizio non ci sei più,  ma lo stesso devo commisurarti tutta la mia rabbia, il mio disappunto, a mancarmi più di ogni cosa è la consapevolezza della tua assenza dalle quotidianità mia e di Claudio, di quelle persone che come noi ti vogliono bene e ti amano ancora.

La mia rabbia o se credi mio caro, sta nel fatto che tu mi rimproveravi, mi richiamavi, mi facevi notare e io che mi giustificavo … non ci posso credere ancora adesso, mi risuona in testa la tua maniera e con voce bassa ( usavi questa maniera per dirmi che era un discorso serio) di dirmi …. “ stai attento, oppure assieme ridendo, che saresti stato colui che avrebbe fatto da autista a due vecchi, io e Claudio, - rincoglioniti – per raggiungere una pizzeria o una località da visitare.” Tu non mi hai dato mai ascolto quando ti dicevo di fare una visita cardiologica, ti sentivi sicuro e forte, perché eri uno di Pradumbli, e la vita ti ha tradito proprio nel periodo più bello, più fiorente, così felice, così fiero e orgoglioso del tuo amore, del tuo sentire, del tuo essere amato così tanto.

Tu te ne sei andato senza disturbare nessuno, in punta di piedi, evitandoci e evitandoti allo stesso tempo il doloroso addio; ma per noi indistintamente tutti siamo rimasti in parte dispiaciuti e arrabbiati.

E’ imperdonabile quello che hai fatto e se me lo permetti, non te lo perdonerò mai.

L’altro ieri mi è capitata tra le mani l’agenda del 2022, sfogliandola vi ho trovato i nostri appuntamenti ed è scoppiato il cuore.

La cosa strana Mauri è che io ti parlo come se tu fossi qui davanti ai miei occhi, è come se la mia mente non avesse “ cancellato “ il tuo nome  o messo  - assente -, come vedi ha vinto il cuore, perché il mio cuore mi suggerisce, afferma, che tu ci sei, che sei qui, e allora dimmi imbranato come potrei mai considerarti assente?

Come potrei affermare con certezza che tu non ci sei più, quando ancora adesso condividiamo quei momenti di ilarità, di cultura, di conoscenza e poi la nostra identica passione: la musica.

Ma ti ricordi quando parlavamo dei Queen, Frank Sinatra, Areta Franlin …..?

E’ difficile per me credimi accettare il solo pensare la tua dipartita,

è difficile pur sentendo in me la tua presenza, voltarmi e trovarmi da solo.

Non era difficile volerti bene, perché tu ti facevi volere naturalmente bene, non lo è ancora adesso nonostante tutto, tanto è vero che capita spesso parlando di te…. Lo chiamo e sento cosa mi dice!

Che illusione, la vita!  

 

 

 

 

 

 

 

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