venerdì 12 aprile 2024


 

 

 

 

A modo mio

 

Di Vincenzo Calafiore

13 Aprile 2024 Udine

… la vita, a volte,

è un ricordo che si incastra negli occhi,

bruciano e scendono le lacrime … 

        Vincenzo Calafiore

 

La vita, a volte, è un ricordo, un prezioso ricordo che si incastra negli occhi, per un solo attimo, a volte per giorni, a volte è un qualcosa più pesante di una lacrima e si cade.

A volte ci si rialza, altre volte si rimane lì per tanto tempo come un animale ferito a leccarsi le ferite; si sente che qualcosa è cambiata, lo si sente dagli occhi spenti e assenti, senza sguardo.

Io credo fermamente nell’amore ed è questo che a volte mi porta lontano, perché sono uno di quegli “ stupidi “ romantici, uno che crede che l’amore vero esista davvero.

Ho provato a descriverlo, perché scrivere è forse una di quelle cose che mi riesce bene di fare, perché con le parole non ne sarei capace e poi come spiegare tutto quel mare che ho dentro di me?

E dentro di me ne avrei cose da dire; probabilmente un giorno, forse, ci riuscirò a scrivere e raccontare tutto quel mio mare di dentro.

L’amore che ho dentro, l’amore che sento il più delle volte mi fa male, è un dolore sottile, continuo, è come il dolore di una ferita che stenta a rimarginarsi e sanguina.

Ecco, se fossi capace adesso ti direi ….. lasciami respirare a lungo, l’odore della tua pelle, il profumo dei tuoi capelli, lasciami immergere il viso come si fa nell’acqua di una fonte quando si beve, lasciameli scuotere i tuoi capelli come  faccio da un foulard tuo odoroso, per farne uscire tutti i ricordi.

Se solo tu potessi immaginare, tutto quello che provo e sento accarezzando i tuoi occhi, la mia anima ti cerca e ti trova seguendo il tuo profumo.

Nei tuoi occhi c’è tutto il mistero dell’amore, c’è un sogno, c’è un mare grande come un oceano.

Sulle tue labbra ci sono le canzoni che più ti piacciono, le parole che vorresti dirmi e non mi dici, mi perdo nella loro fragranza di bosco.

Non so, non ricordo più quanto tempo sia passato dal primo abbraccio, non ricordo più la mia gelosia, ma ricordo bene cosa pensai che saremmo diventati.

Sembra ieri, eppure il tempo passa, scorre senza che ce ne rendiamo conto, mi è bastato che tu mi prendessi per mano per non lasciarti mai più!

Se potessi rifarei con te nuovamente tutto ancora una volta.

La vita è così, una rapida simultaneità di tante cose, e tutto cambia, tutto si smarrisce, tranne i ricordi, è difficile da spiegare, ma i ricordi restano.

Albert Einstein diceva che la memoria è l’intelligenza degli imbecilli, sarà così?

E’ passato tempo, e abbiamo corso tanto, abbiamo pensato a un prossimo venire che non c’è stato.

C’è poco da spiegare, perché tutte le emozioni che sono rimaste non hanno bisogno di essere spiegate, come non ha bisogno l’amore.

Come si fa a spiegare una felicità, così immensa che scoppia dentro il petto, come quel mio ti amo?

Guardo te in una foto e penso che senza di te in fine nulla ha senso, nemmeno io.

Vorrei adesso abbracciarti e non ci sei!

 

 

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