lunedì 26 settembre 2016



Giovinezza

di vincenzo calafiore
26 Settembre2016 Udine


C’era più che un sogno in quella scatola di metallo, scolorita dall’uso, un oggetto che viene dal passato, ponte ideale con esso; l’apro forzando il coperchio con le unghia e davanti agli occhi si presenta interamente  la mia giovinezza, foto e portachiavi, c’è perfino il mio coltellino di color rosso che usavo quando andavo per mare, bigliettini che riportano nomi di compagni, chissà dove sono andati a finire e come vivono, se stanno bene.
L’annuso e mi par di sentire il profumo di quegli anni, prendo nelle mani quegli oggetti e mi si stringe il cuore, che nostalgia!
Il mare era poco distante da casa, ci andavo ogni giorno e a volte, anzi il più delle volte ci rimanevo fino al tramonto su quella spiaggia. Ma questi sono ricordi che ancora conservano tutta la loro fragranza di zagara, è vita che è andata via lasciando di se nostalgiche rimembranze.
Ora che sono cresciuto e divenuto adulto … forse! O sono ancora un bambino adulto o sono un adulto ancora bambino poco cambia perché in me è ancora forte la voce del “ fanciullino” è ancora grande il desiderio di vivere con pathos ogni istante del mio tempo, facendo ogni cosa con passione con amore.
Già .......  l’Amore!
Lo penso da sempre di scrivere una semplice pagina per dire grazie alla donna che amo, lo desidero davvero, solo che non so come iniziare, eppure scrivo da tanto …

“ di te piace tutto e i miei occhi o il mio cuore ti vedono e ti sentono ancora bella anche se tu mi dici che ti vedi come un fiore che sta pian piano appassendo, ma per me Amore tu sei la più bella, la più dolce, sei quella ““donna” che ha saputo entrare nella mia vita in punta di piedi.
Schiva e riservata, umile e dolce, serena o rabbuiata, forte, mamma e sposa …  questa sei tu amore mio.
La cosa che più mi piace e l’ho sempre fatto, è stata quella di chiamarti oltre che con il tuo nome anche  con nomignoli diversi, nomignoli buffi che ti fanno ancora sorridere, come “ Paciulla” in realtà sono degli accenti nella mia quotidianità, nel mio smisurato amore.
Assieme abbiamo attraversato mari in burrasca, assieme quando eri triste e delusa, amareggiata dalle tante controversie che la vita non ti ha risparmiato.
Assieme oggi con il mio tempo addosso che mi ha cambiato.
A volte mi vedo come un vecchio arnese arrugginito,
come un mago senza la bacchetta magica,
come un mare senza una spiaggia se solo ti allontani.
Io ti amo! Ti amo da sempre e questo amore me lo sento dentro ancora oggi col mio grigiore in testa, ti amo!
Questo te lo dico sempre ogni giorno ogni momento che i nostri occhi si incrociano, magari ti sarai stancata sentirtelo dire …. Ma è più forte di me dirtelo e se non lo faccio ci sto male.
Sai, ho ancora in me l’amore del primo giorno
Ho quella felicità della prima volta che ci siamo detti “ ti amo “ !
Ho quel ti amo lungo come un respiro come una vita. “
Quasi quasi ti rifaccio la corte per riconquistarti, per dichiararti quanto ancora t’amo oggi quasi alla soglia del mio essere incanalato alla fine dei miei giorni, dal mio essere uomo in procinto di ripartire con te chissà per quale viaggio, chissà per quale universo con la nostra astronave a remi quella che da sempre ci porta via! Ti amo dolcezza mia.

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