lunedì 12 settembre 2016



Il sapore della vita

Di vincenzo calafiore
13 settembre2016-Udine
RAFVG
… chiediti se l’ami davvero!
Chiediti se è lei quel sogno che sempre vuoi e poi
vallo a dire al mondo che come mare tutto riduce
in fine sabbia che porta via.
Chiediti se l’ami davvero e vallo a dire al mondo
se poi non sei capace con lei più volare! “
 ( cit. di vincenzo calafiore )

Svegliarsi al mattino e avere un non so che addosso che mette freddo o che vela gli occhi e avere voglia di andare via perfino dalla propria vita; forse è che io la chiamo nostalgia ma forse più che questa sarà dolore dentro che monta come marea e svanisce in un moto d’onda che rilascia salsedine.
Può essere nostalgia o è dolore per un sogno che nasce e muore ogni volta a ogni alba, a ogni principio.
O sole che non c’è
O luce spenta
O parola che si confonde nei riverberi di certe albe che confondono i sogni.
Accade di notte di sognarla e so che lei non c’è, al suo posto si srotolano ombre che raccontano con specie di lunghi monologhi quanto il cuore scrive con le fitte, strette vie che a lei conducono e che giammai scorderò, io nei miei panni di parole di lingue morte.
Allora penso a Dio che in un’alba sporca morì per una manciata di terracotta che prese vita dalle sue lacrime lordate di sangue e torna a quietarsi l’anima di nuova pace.
In questa notte priva di venti e di poca immaginazione ritrovo le assenze e le solitudini di prigionie spente da lacerate bandiere quando profanavo la sua anima per un pugno di felicità.
Così torna la mia mente a chiedermi come faccia a camminare in questo buio senza una meta.
Come fai tu ad aspettare un cambiamento se non aggiungi qualcosa che sia una meta, un viaggio, una parola che sia grande come un sogno?
E’ il sapore della vita o questo strano sogno o desiderio che sia, bello come una donna dinanzi a un davanzale in piena luce a spazzolarsi i capelli!, come forte richiamo, come significato.
Allora che bisogno c’è di raggrumare sogni o di aprirli quando tutto ciò riconduce al cuore che più ami e da cui fuggi per tornare con parole ancora da imparare?
Vallo a dire al mondo che la donna che ami è vita!
Vallo a dire piano che è sapore di vita svegliandosi sapere che da qualche parte i suoi occhi ti cercano!
Ma io sono qui dentro distanze e lontananze che si fanno cielo che si vela e si svela, si adombra tutto dentro una parola che pian piano passo dopo passo è venuta sin dai primi giorni per rimanere, fino a diventare vela per un volo nel cielo degli occhi suoi.
E’ poi cos’ difficile raccontarsi?
E’ cos’ difficile amare la donna che pensa di diventare sogno pur di rimanere in te?
Falla spiaggia o gabbiano, notte, mare in tempesta, sii per lei sole, o eterno legame come terra e radici.
Questo è il “ sapore di vita” !
E ci sono racconti, fiabe, secoli di storia, di civiltà, dissepolti dalle tenebre in cui giacciono, riportati alla luce dalla parola, che la misteriosa ala dell’amore sfiori la fredda impostura che l’umana malinconia si levi dalla polvere in cui giace!
Quello che manca in questi tempi di poca luce, è l’Amore, coi suoi ritmi, e interminabili tanghi,  speziati profumi di vita.



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