sabato 5 febbraio 2022

 

 

 Eccomi solo.  ( voce, bassa grave)
Oh il servile buffone e la canaglia
che sono!

È mostruoso che un attore,
pur fingendo, in un sogno di passione
 possa forzare l'anima a un concetto,
così da scolorare tutto in volto
e piangersi e sconvolgersi, con voce
rotta e con gesti che disegnan forme
rispondenti all'idea. E tutto per nulla!
 Per Ecuba?
Ma per lui che cos'è? Chi è lui, per Ecuba,
da farne tanti gemiti? Se avesse
costui la molla che mi muove, questa
mia angoscia, che vedremmo? Il palcoscenico
 affogato di lacrime, l'orecchio
del pubblico spaccarsi dal frastuono,
come pazzi i colpevoli, atterriti
gl'innocenti, gl'ignari a bocca aperta –
e occhi e orecchi che a se stessi credere

 non possono!
Ed io vigliacco... resto a crogiolarmi
nel fango come un povero bamboccio
che sogna, la mia causa non mi tocca
e non so dire nulla; no, nemmeno
 per un sovrano amato, a cui fu tolto
da un orrido delitto vita e averi.
Son dunque un vile? Chi me lo ripete?
Chi mi spacca la testa, chi mi strappa
la barba e me la getta in faccia, chi
 mi tira per il naso e mi sbugiarda

fino al gozzo e giù giù... fino ai polmoni?
Ah questo,
sangue di Dio, mi ci vorrebbe! Ho dunque
fegato di piccione, senza il fiele
che restituisca amaro a chi l'opprime,
s'io della sua carogna di gaglioffo
non ho ingrassato gli avvoltoi? Crudele,
libidinoso, sconcio traditore!
Sanguinario furfante! O mia vendetta!
Suvvia, che asino sono!
Bel coraggio pel figlio di un diletto
padre, ucciso così, che Cielo e inferno
spingono alla vendetta, di sgravarsi
con due bestemmie come fa una sguattera

 puttana!
Vergogna! Qui ci vuol testa. Uhm! Si dice
che talora un colpevole sedendo
a teatro, colpito in fondo all'anima
dall'intreccio, abbia spiattellato sùbito
 i suoi delitti; perché l'assassinio
non ha lingua ma parla con un suo
miracoloso organo. Io debbo
far recitare a questi attori, innanzi
a mio zio, qualche cosa che somigli
all'uccisione di mio padre. E starmene
a osservarlo, sorprenderne sul vivo
il contegno: se appena egli ha un sussulto,
so il dover mio. Lo spirito che ho visto
potrebb'essere un diavolo che assuma
un aspetto gradevole, e che forse
suggestioni la mia malinconia,
col potere ch'egli ha su siffatti animi,
per dannarmi. Mi occorre un fondamento
concreto: uno spettacolo; e al sovrano
ghermirò a volo la coscienza. Andiamo.

 

 

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