sabato 28 giugno 2025


 


Il ritmo lento

( 17-08-19L.633/41 PROPRIETA' INTELLETTIVA RISERVATA )



di Vincenzo Calafiore

29 Giugno 2025 Udine


.... va ben meditata la vita, per apprezzarne l'essenza ! “

Vincenzo Calafiore


In quel dietro le quinte di un decadente avanspettacolo, le marionette cercano nel vento che le sollecita, parole precise che diano loro nel ritmo lento delle ore, la certezza di esistere. Mentre come le maree, le loro vite passano nel lento crescere e decrescere, pregne di solitudine e vane speranze; nel labirinto cieco del sistema sotteso. Appena percettibile, venato di rosso, soffuso, le loro vite sempre in attesa con la speranza di essere rapite da un soffio vitale.


Dietro le quinte di un teatro alla periferia dell'esistenza, si rappresenta in decadente scenografia lo spettacolo d'una regia occulta; le marionette non hanno gli sguardi pieni di parole, sono sospese in un tempo infinito di alternanze, dove i pensieri sono vagabonde maschere coperte da troppe illusioni, che durante il viaggio con un tempo infinito, avviato da una menzogna, si trasformano in lacerazioni psicologiche, distanze, solitudini, vuoti.

E allora le marionette corteggiano l'idea di sopravvivere in un universo fittizio, struggente, avvertono il disagio del mancato approdo, le esitazioni, gli affanni, sperano di tornare là dove è l'inizio di ogni cosa.

Pensare quindi è un viaggio nell'invisibile nel quotidiano divenire, è un andar per margini seguendo quotidiane mappe marginate dal mistero.

Dunque l'esistenza altro non è che una parvenza, è una pellicola che alimenta dubbi, è un ponte verso il niente. E' una semplice sequenza di spezzoni di memoria atti a fare bella nella sua brevità la vita quotidiana.

Serpeggia nell'aria l'identità personale, è respirata dalle marionette, finiscono per assumerla …. identità personale che finisce per essere determinata dall'esterno. E' un vecchio copione, nuovo in questi tempi, in cui ogni soggetto viene considerato per ciò che sembra, non per quello che è in realtà.



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