mercoledì 11 aprile 2018


Per vivere
Di Vincenzo Calafiore
12 Aprile 2018 Udine


…. Anche “ lì dove gli angeli non osano mettere piede “…

Continuazione.

Ma la città invisibile non dice il suo passato, lo contiene come le linee di una mano, scritto negli angoli delle labbra, degli occhi; scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, nei corrimano delle scale …  in un ovunque sacro o sacrale.
L’Amore con le sue molte facce, l’amore che può andar via, ma tutte corrispondenti ad una diversa anima per sognare, appagare, desiderare le passioni fa anche paura, perché a volte implica la resa incondizionata.
Ma questo Amore, questo amore così dolce e scanzonato, regala sempre emozioni è per gli audaci i temerari non per gli ingenui che credono che si possa amare “ semplicemente”. Il sentimento dell’amore è dei coraggiosi, disposti ad affrontarne le sofferenze, pur di assaporarne i momenti esaltanti della intimi felicità.
Tuttavia la “ pulsione” affettiva, naturalmente determinata, dovrebbe già contenere in sé la forza necessaria a superare la paura.
L’istinto privo del coraggio necessario a vincerla lascia l’amore sospeso in limbo, in uno spazio in cui mancano definizioni precise e sincere, ne decreta la fine.
Ma la verità, l’unica verità è che questa paura di amare una donna liberamente e con sentimenti e coscienza è tipica di questi anni  di confusione e insicurezza ( o forse anche da sempre chissà,),  in cui si fa fatica a distinguere e riconoscere ciò che è autentico o importante, da ciò che rappresenta una “ maschera “, un’illusione.
Così le esperienze scivolano via, spinte dalla fretta, dalla tendenza al consumo o al cambiamento.
E’ una corsa terribile quella di stare al passo con tutto, e si finisce per non sapere bene cosa si stia vivendo davvero.
L’amore in questa confusione viene desiderato quando non c’è, rinnegato quando c’è, tenuto sottocontrollo il più delle volte, per paura di rischiare.
E’ l’istinto naturale dell’uomo, ammantato o rimosso, finisce per produrre delle precise ripercussioni.
La prima riguarda “ l’identità personale “, che finisce per essere determinata dall’esterno. In tempi in cui si è considerati più per quel che sembra, non per quel che è… sfumano i contorni dell’Io e la personalità perde consistenza e sicurezza.
Tale diffuso indebolimento della personalità si ripercuote sulla “ coppia “!
Per amare fino in fondo è necessario essere se stessi, senza maschere, e mostrarsi all’altro in tutte le nudità.
Da qui nasce la libertà d’essere fedeli a sé e godere contemporaneamente della stima del patner è la più soddisfacente realizzazione affettiva che l’individuo possa realizzare.
“ Uomini e donne nei nostri tempi liberi e tolleranti sono tuttavia accomunati dagli stessi problemi a vivere con gioia e serenità, pienezza e sincerità l’attaccamento reciproco… solo così potrà essere Amore. “ !


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