sabato 26 aprile 2014


E’ COSI’

 

By Vincenzo Calafiore

Sopra la linea dell’orizzonte ogni sera lei mi attende sul profilo dell’onda, ogni giorno è così, arrivando da lontano,da altri mari di colore più azzurro, torno  a dirle e donarle quel mio intimo e coraggioso “ ti amo”.

Incontrarci ogni giorno sull’onda dell’emozione per lasciarci poi sul profilo scuro di un orizzonte…  un arrivederci che si ripete ogni volta.

Ho visto la mia vita di tanti “sì” e di tanti “forse”, con quella sua ironia ritmata da Raindrops Keep falling on my head, riuscirmi ad incantarmi fino alla fine!

Ho sentito in lontananza l’eco di parole mai giunte rumoreggiare come la risacca,  incalzare l’eterno mio improvvisato ogni dì su palcoscenici diversi e distinti.

Nel mio tempo lei.

Le sue segrete scritture raccontate a memoria sua schiava servile, vorrebbero condurmi all’abbraccio e al bacio sull’uscio ogni volta al mio ritorno che a volte non c’è.

Che lei si specchiasse su una superficie immobile io l’ho sempre saputo e quello che non conoscevo di me era già riflesso in lei. Allora che significato avrei  e quale il senso del mio fuggire al primo bagliore di un’emozione che lacerando il cuore si travasa dagli occhi al mare intorno?

Che vita, la mia! E’ stata e lo è ancora, una strada disseminata di buche, di pochi rettilinei e di tante salite; l’amo vissuta come è stata, sempre controcorrente e di libere scelte, con i suoi molteplici fallimenti e le rare vittorie, eppure non posso a fare a meno di inginocchiarmi dinanzi alla sua maestosità tutte le mattine aprendo gli occhi che mi regala lunghi silenzi in cui incontrare volti e ricordi di persone amate, mai più tornate.

Ecco è di queste cose che si tratta, di età e frammenti perduti che una parte di me cerca di rimettere assieme per offrire o disperdere a poco a poco indolore forse per un altro improvvisato sì.

Sono queste cose intime e preziose che ho voluto donare, un insieme di cose diverse della mia vita sgrammaticata e piena di errori, illeggibile forse.

E’ così.

Forse se stiamo ancora assieme, noi due è grazie a questa mia illogicità, alla follia del voler rimanere comunque quel che sempre sono stato, funambolo sospeso su un filo d’orizzonte!

Di cui continuo con poche parole a cercar di scrivere qualche pagina, non importano gli errori e i significati mancati, ma continuo ugualmente a camminare lungo le dorsali di un’esistenza vera, lontano dalle simulazioni, dalle finte vicissitudini a cui altri si sono sottoposti marginando di passo in passo le intime distanze.

Tu, silenzio, che riesci a dipanare le mie ombre, continua a donarti ai miei occhi, continua a fare di ogni mio “ sbagliato” una vittoria che riempia entrambi di onore, lascia che le mi prenda con i miei affanni e le sue stanchezze che fanno la mia vita unicità.

A volte penso a quanto grande appaia ai miei occhi la vita e quanto piccola lo sia invece agli occhi dell’amore: L’amo! 

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