lunedì 10 novembre 2014


 

MA L’AMORE…….

 

Di Vincenzo Calafiore

 

Mi sono chiesto più volte che significa, Amare. A ragion veduta mi sono dato anche delle risposte nel corso della mia vita, e nessuna a tutt’oggi in questa mia età nuova è  stata soddisfacente ed esauriente.

Forse questo verbo coniugato giustamente o ingiustamente è talmente grande e vasto che non potrà trovare mai lo spazio sufficiente d’essere contenuto dalla bocca né dall’anima o probabilmente noi stessi che lo pronunciamo quotidianamente non ne abbiamo ancora compreso interamente nella sua pienezza l’immenso che è.

Come tale quindi per noi  addentrarci sarebbe come ritrovarsi perduti in un vasto mare.

E’ umanamente impossibile determinarlo, impossibile quantificarlo, poiché di questa galassia  fanno parte a loro volta altre similari galassie con i loro pianeti:

i sentimenti che individualmente sono degli universi a se.

A riguardo sono state scritte tantissime canzoni, dedicati film, poesie, monologhi, commedie, e nonostante ciò ancora adesso dopo tanti approfondimenti, dopo tanti libri, se dovessimo chiederci cosa sia l’Amore risponderemmo con vaghezza come arrampicandoci sugli specchi.

Che cosa strana è l’Amore.

Che magnificenza!

Una malattia che una volta contagiati cambia la vita, in questa condizione tutto diviene sopportabile, perfino la dilagante indifferenza. Già…. L’indifferenza il male peggiore che ha colpito e si è ormai radicato in questa società anonima; sotto i suoi occhi si perpetuano genocidi, si abbandonano vite, si compiono stupri, si lascia nella miseria.

E come è possibile parlare di Amore?

Che controsenso è questo, che siamo.

Svegliarsi al mattino e già parlare d’amore sarebbe bello, si inizierebbe la giornata nella maniera giusta, in contrapposizione con l’immoralità e le miserie a cui quotidianamente si è sottoposti, con partecipazione o no. Senza questo grandissimo sentimento sarebbe come vivere in mezzo ad un deserto di tutto, ma a guardar bene forse in questo ci siamo già inoltrati da parecchio tempo, altrimenti tanti eventi, tanti episodi non sarebbero accaduti, avvenuti.

Dunque parlare d’Amore è come parlare di Dio, perché è lì che esiste e non certamente nella nostra misera condizione umana. Quindi……

Allora cominciamo a parlarne, facciamolo con la donazione verso lo sventurato, parliamone con le persone a cui teniamo, facciamolo nei confronti di chi non ce la fa più o non arriva a fare, questo atto d’Amore. Ma più di tutto facciamolo verso noi stessi aborrendo la brutalità, la crudeltà, i crimini, le disuguaglianze sociali, la povertà, le schiavitù, le invidie. Cominciamo ad esempio ad amare di più i nostri genitori, i vecchi, invece di confinarli nei moderni lager!

Ti Amo.

  

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