giovedì 1 maggio 2025


 

I Greci, un popolo nuovo

( 17-08-19 L. 633/41 Protezione del diritto d’Autore )

 

 

Di Vincenzo Calafiore

1 Maggio 2025 Udine

 

“ … la conoscenza, la filosofia,

l’arte, il teatro, la scienza … non

c’è campo del nostro sapere occidentale

che non abbia in sé la Grecia nel suo

passato. “  Vincenzo Calafiore

 

 

Se possediamo un bagaglio di Conoscenza, di Filosofia, di Arte, di Scienza,Teatro, lo dobbiamo a un popolo, al popolo greco; come pure formulando un pensiero, a quella Grecia che è in noi.

Non c’è campo del sapere “ occidentale” che non la Grecia antica nel suo essere.

Da più di duemila anni la classicità ellenica è il faro, il punto di riferimento al quale le passate generazioni hanno guardato, l’attuale guarda, e quelle che verranno guarderanno.

Gli edifici greci hanno lasciato e tramandato e continueranno a tramandare la grande eredità di un linguaggio universale dell’architettura classica immortale. Se pensiamo al Teatro di Policleto a Epidauro che ha ancora oggi un’acustica perfetta, anche per chi sedeva in ultima fila.

Se diciamo Afesis ( rettilineo) e Sfendone ( curvilineo) pensiamo alla forma di uno rettangolo allungato … a uno Stadio.

Ma chi erano quegli uomini?

Che cosa abbiamo in comune con loro e cosa li rende diversi da noi?

La risposta sta tra la storia e la filosofia!

L’uomo greco o il Greco era innanzi tutto un uomo libero dal peso oppressivo che hanno le tradizioni.

La “ Civiltà Ellenica “ nacque  in una sorta di spazio-tempo vuoto. In quella civiltà non esisteva una forma di Stato, come noi lo conosciamo, nel senso di un governo centrale, ma anche di un esercito, così pure la Giustizia o un potere giudiziario. Non c’era niente di tutto questo.

Diversamente accadeva in Egitto e in Oriente, dove esistevano le Caste Sacerdotali che imponevano una tradizione religiosa capace di influenzare la vita comunitaria.

I Greci, infatti non possedevano un libro sacro ( come la nostra Bibbia) di cui solo i sacerdoti fossero gli interpreti; la loro religione era un politeismo senza dogmi, libero.

I Greci dunque erano  il “ Nuovo” o il “ Verginale “, il loro era un mondo aperto, leggero molto più di ogni altro, più del nostro.

Era come se non avessero avuto un passato e invece l’avevano ed erano i famosi “ poemi omerici “ come L’Iliade e l’Odissea. La mitologia insieme alla teologia, assunse una forma grazie a un poeta, Esiodo e fu tramandata dal Teatro Greco con le sue Tragedie.

In definitiva la tradizione ellenica era in gran parte un’invenzione letteraria.

La Filosofia  è nata in Grecia perché i Greci non avevano un’ideologia, né una verità a cui appellarsi.

Per i Greci ( V secolo a.C. ) il periodo classico, la verità era un problema da indagare con lo strumento a loro disposizione che era la razionalità; chi credeva di possedere una verità sulla natura dell’uomo, aveva l’obbligo o l’onere della prova!

La ricchezza del pensiero greco dipendeva dal fatto che nessuno aveva il potere di imporre una verità! E cosi ebbero origine le tecniche di argomentazione razionale e di persuasione … la retorica, la dialettica, la logica … tutti sistemi per difendere e dimostrare delle verità in conflitto fra loro.

Questo farebbe pensare  che i Greci fossero sempre intenti a discutere su ogni cosa! Non era così, perché la Cultura era limitata a pochi gruppi di persone.

Quando Aristofane scrisse la Commedia: Le Nuvole, Atene rise dei Sofisti messi alla berlina, e se ridevano di Socrate, voleva dire che lo conoscevano e faceva parte del senso comune.

Il Teatro era un potentissimo mezzo di diffusione delle idee, e del pensiero.

Sono stati i Greci a inventare la politica, ma la loro invenzione più grande fu la figura del cittadino,

il “ polites “, in tutte le altre civiltà l’individuo era appartenenza a una famiglia, a una stirpe o a una casta, nella Grecia Classica l’individuo si identificava con la comunità in cui viveva.

Quindi prima ancora che greco era corinzio, ateniese, spartano. Per questo Aristotele affermò che l’uomo è un animale politico, che può vivere solo nella polis !

A questa invenzione sono legate tutte le altre: la filosofia intensa come libera riflessione sul mondo e sulla vita.

“ Gli antichi Greci chiamavano se stessi “ Elleni “ discendenti dell’eroe mitico Elleno e la loro terra era  l’Ellade – HELLAS – ancora oggi la Grecia si chiama Hellas! Mentre la parola Grecia era romana fu coniata dai Romani, nome che estesero a tutta la Grecia ( Origine: il Graiko era un termine romano che identificava la popolazione insediata sull’isola di Eubea, da cui provennero i  primi cumani, ma i romani lo estesero a tutti gli abitanti dell’Ellade. Così per tutto il mondo romano, gli Elladi diventarono “ Graii “ -  “ Greci “ dalla traduzione latina Graikoi. Il termine Greci, nacque da un errore tramandato attraverso il latino alle lingue moderne!

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