venerdì 28 ottobre 2016



Fare un passo in dietro ci salverebbe

Di vincenzo calafiore
29 Ottobre2016 Trieste

“ L’agnello e il lupo “

Tempo fa, mi pare due anni, scrissi un editoriale riguardo il dominio dell’Europa da parte della Germania; allora che io ricordi venni investito da una miriade di insulti, e da e-mail con cui mi veniva comunicato che non avevo capito nulla e che avrei fatto cosa giusta di non occuparmi di politica.
Cosa che in verità ho fatto dedicandomi alla cura dell’anima e dello stare bene con se stessi.
Allora ebbi a scrivere che la Germania stava occupando l’Europa non militarmente ma economicamente e che stava mettendo in pratica il IV° Reich!
Personalmente non stimo molto la politica tedesca e non posso affermare che tutti i tedeschi siano delle persone cattive, se lo dicessi andrei contro i miei principi.
Ma non mi piace la maniera di fare politica del Governo tedesco; la reazione europea alla Brexit inglese, specialmente quella di casa nostra, mi pare che sia peggiore della Brixit, non poteva essere altrimenti data la qualità della politica che ci rappresenta.
Ci vorrebbe qualcuno adeguato a rappresentarci più degnamente visto che i segnali che sono stati dati dall’Italia in queste ore sono pessimi, fuori tempo, inadeguati.
E’ alquanto ovvio che il risultato inglese è una vecchia campana che suona male il morto e noi Italia non siamo stati capaci di distinguerci dalle voci sentite come nemiche da tutto il popolo europeo della Signora Merkel e di coloro che quando dicono Europa unita forse intendono Europa sottomessa alla grande e potente, locomotiva tedesca: la Germania!
La Germania rapace!
Si è cercato di colpevolizzare il Regno Unito per la Brexit, invece il fatto è che vogliono che si nasconda la volontà auto-assolutoria della UE e dell’egoismo meschino dei singoli governi. Soprattutto vogliono impedire che si inneschi un temibile processo emulativo da parte di altri paesi oggi contrari alle istituzioni europee.
Ma stranamente nessuno ci vuole spiegare perché oggi c’è la paura della fuga dall’Europa quando fino a poco tempo fa si faceva a cazzotti per entrarci!
Questa Europa così fatta di banche e di cifre ha un Virus in se, un bruttissimo virus ed è l’economia tedesca, ed è un assassino conosciuto da tutti quelli che ogni giorno ce la raccontano. In particolare la netta prevalenza delle esportazioni sulle importazioni con la venuta dell’euro e da allora ha avuto un andamento costantemente crescente in modo più incisivo in questi lunghi anni di crisi a danno di altre economie. Tanto che il sangue, lacrime, debito, austerità, imposto in questi anni di crisi dai tedeschi alle economie più deboli o fragili qual si voglia, ha consentito alla Germania di aumentare clamorosamente e senza alcuna fatica il suo surplus.
E’ chiaro, lo sanno anche gli asini che su questo gravissimo errore, voluto dalla Germania, ci hanno speculato peggio degli strozzini, ci hanno guadagnato un sacco, ecco perché dico e riaffermo che è in atto da anni l’occupazione tedesca dell’Europa e quindi il quarto Reich, hanno vinto!
Le conseguenze? Bisognerà stabilire i termini di divorzio da questa infame Europa!
Ma questo non accadrà mai, ci spaventano le reazioni rabbiose ( è come cercare di togliere un osso – L’Italia – dalla bocca di un cane – la Germania – che fanno immaginare catastrofi. Chi semina vento, raccoglie tempesta…. E l’Italia non dovrebbe accettare posizioni non discusse in Parlamento!
Questa Europa si fatta, miope non fa altro che prolungare la sua agonia, e minaccia quei paesi come l’Italia che non riuscendo ad avere “ voce” sceglieranno forse la strada dell’uscita, Exit!
Ma la verità sta in un’altra scatola cinese, e cioè: Ricordate quando la Merkel litigava con Tripas? In quel mentre il paese della Cancelliera ha investito miliardi sul suolo ellenico, accaparrandosi aziende e scali degli aeroporti ( turismo) e non venite a dirmi che non si tratta di una neocolonizzazione portata avanti da Berlino, miliardi di dollari un primato in assoluto e ha aumentato notevolmente le sue esportazioni, così la Germania si è comprata la Grecia pezzo a pezzo per investire in Grecia la Germania ha usato e usa come strumento un Istituto di credito creato nel 1948 nell’ambito del piano Marshall, il “ Kreditanstalt fur Wiederaufbau”  e adesso toccherà all’Italia!

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