CHE
IRONIA
By
Calafiore Vincenzo
Accettare l’idea
che gli orgasmi sono nella nostra mente come quel fastidioso gorgoglio prodotto
da uno scarico mal funzionante, un rumore che annuncia che tutto non sarà più
come prima, che le cose andranno viste sicuramente con occhi diversi e i nemici
da combattere saranno proprio le nostre migliori alleati: la memoria e l’immaginazione!
E te ne accorgi quando ti passa davanti un bel posteriore dentro un jeans, o
sotto una gonna, una minigonna; peggio ancora un bel corpo avvolto d’eleganza
che dimenandosi ti passa davanti agli occhi e tu rimani così imbambolato tanto
che galoppando in quella magnifica prateria detta immaginazione dici fra te e
te: ammazza… gli farei vedere io…. ! Cosa dovrei farle vedere, la mia capacità
di arrivare fin davanti al portone e non avere forza nella chiave per aprilo?
Che figura! Allora in quel preciso momento scatta e sopravviene la nuda e cruda
realtà: sono vecchio! Sono vecchio per certe cose e giovane ancora per altre
cose e allora la mia direzione sarebbe un’altra. Rimane però il ricordo
dell’antico orgasmo che costringe a visionare filmografia porno, e lì, proprio
davanti a quello schermo piangere della totale mollezza, della mancanza
spirituale che un tempo lontano lo faceva scattare come una molla d’acciaio ora
invece fa schifo solo a guardarlo a testa in giù penzolante come una lancetta
ferma alle 18,30! Riflessioni sulla selinità…. Allora mi rimangono la
bicicletta, le lunghe passeggiate, le corse, le camminate, le sciate sulla
neve, la palestra, il gioco delle bocce ed infine gli occhiali per guardare
bene una bella donna passare davanti agli occhi. Che me la fanno vedere nuda
accompagnata da tanti pensieri, arrivare perfino a sentirne il profumo di quel
fiore che una volta coglievo con tanta facilità ora un dramma quasi! E se una
mattina…. Una mattina mi svegliassi con tutta la carica e la romanticità di “
Amami Alfredo” e poter risentire almeno una volta senza l’aiuto chimico il
ruggito del leone? Che bello sarebbe, ma anche questo è un sogno un’ipotesi che
non si avvererà! Meglio tornare alla fonte, al buon idromassaggio sperando che
mister “K” ( kojak) faccia almeno la finta di alzarsi per dirmi solamente. CIAO
EX! Ma non è che sarò diventato come Emilio Brentani il protagonista del
romanzo di Italo Svevo, Senilità? Emilio uomo inetto diviso tra la brama di
amore e il piacere e il rimpianto per non averli goduti a pieno. Svevo affronta
il problema dell’incapacità da parte del protagonista di gestire la transizione
da un’attività sessuale attiva a quella immaginaria, che lo portano a chiudersi
nel ricordo di quanto un tempo era bello spogliarsi e sentire il ruggito del
leone dentro le mutande…. mentre avanzo in uno stato di vecchiaia, la mia
senilità con la quale avrò tempo di snocciolare rosari!
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